Roma – E’ caccia al pirata della strada che con la sua auto, ha investito cinque persone, tre pedoni e due automobilisti, davanti ad una fermata dell’autobus alla periferia di Roma, in via Palmiro Togliatti. Momenti di panico, quando La Audi “TT” nera, prima di finire sul marciapiede, ha tamponato due auto tanto che i testimoni non hanno nemmeno pensato di seguire il pirata della strada che scappava a piedi, concentrandosi solo a soccorrere le vittime. Alcuni testimoni avrebbero visto una donna alla guida dell’ auto pirata, ma altri giurano che ci fosse un uomo con accanto una giovane o forse erano un ragazzo e due ragazze. L’unica cosa certa è che l’investitore non si è fermato a soccorrere le vittime.
Le indagini – Dalle prime indagini l’auto pirata risulta essere intestata a un professionista che vive sulla Cassia, e che era stata presa dal figlio ventenne. Lo stesso che un paio d’ore dopo l’incidente si è presentato alla stazione dei carabinieri di Tivoli e ha sporto denuncia di furto d’auto. Gli avrebbero rubato l’auto mentre lui era a Tivoli a casa di un’amica romena, ma anche lei è introvabile. I vigili del V gruppo stanno cercando di scoprire cosa è successo davvero anche con l’aiuto dei filmati delle telecamere della zona. L’incidente avviene alle 18.15, i testimoni dicono di avere visto scappare le due donne e un ragazzo con i capelli lunghi i tre, «sembravano ubriachi». Secondo chi indaga, sarebbero dell’est. Alle 19 il proprietario della macchina si accorge che l’Audi è sparita, chiama il 112 per la denuncia. Il primo sospetto degli investigatori è che voglia costruirsi un alibi. Ma il suo aspetto fisico non corrisponde alla descrizione dell’uomo fatta dai testimoni dell’incidente, che parlano di un ragazzo dai capelli lunghi, mentre il proprietario dell’Audi ha la testa rasata. E ci sarebbero anche gli orari che scagionerebbero il giovane. Dai tabulati telefonici e l’analisi sulle celle, risulterebbe che alle 19, quando il ragazzo ha chiamato il 112 si trovava davvero nell’area di Tivoli. L’incidente sulla Palmiro Togliatti era avvenuto alle 18.15, per gli investigatori, in teoria, non avrebbe avuto il tempo di tornare a casa dell’amica. I ladri non hanno forzato il cruscotto dell’auto, ma il proprietario non ha le chiavi, dice di averle lasciate a casa della romena che frequentava da una settimana, di averle buttate sul suo divano in un gesto di stizza dopo che aveva scoperto il furto. Ma la donna non si trova e i vigili non possono perquisire la casa. A questo punto, sostengono gli investigatori, le possibilità sono due: il giovane è finito in una trappola, oppure qualcuno non dice tutta la verità.
Fonti: leggo, tiscali