Scoperto il killer della strage a Tempio: è “l’amico” Angelo Frigeri

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Tempio Pausania – E’ stato identificato e fermato il killer di Tempio Pausania che sabato scorso ha ucciso a sangue freddo Giovanni Maria Azzena, sua moglie Giulia Zanzani e il loro figlio Pietro, di 12 anni. Il killer è Angelo Frigeri, 31 anni artigiano e incensurato, amico intimo o almeno persona di fiducia della famiglia assassinata. “Elementi certi hanno portato al fermo dell’autore del triplice delitto – ha annunciato il procuratore capo Domenico Fiordalisi -. Il ragazzino, testimone scomodo, è stato ucciso con modalità atroci”.

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Gli inquirenti hanno dichiarato di aver arrestato Angelo Frigeri perchè la porta dell’appartamento di casa Azzena non mostrava segni di effrazione o scasso e l’artigiano, che in questo periodo stava eseguendo dei lavori all’interno dell’abitazione della famiglia Azzena era in possesso delle chiavi. Secondo indiscrezioni, inoltre, il 35enne sarebbe stato inquadrato dal sistema di videosorveglianza di alcune attività commerciali vicine all’abitazione. Inoltre gli inquirenti hanno aggiunto che per come si sono svolti i fatti, ritengono che Angelo Frigeri abbia agito da solo. “Attendiamo ulteriori sviluppi dall’autopsia e dalla prosecuzione delle indagini, ma quello che ci interessa è tranquillizzare la comunità: non c’è alcun serial killer che si aggira in libertà per Tempio Pausania” ha tenuto a chiarire il capo della Procura di Tempio Pausania.

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Nella notte c’è stata la svolta nelle indagini.  Nelle dichiarazioni rese da Angelo Frigeri sono emerse numerose contraddizioni e al termine del lungo interrogatorio, Frigeri sarebbe crollato, ammettendo il suo coinvolgimento nel massacro. Angelo Frigeri ha dichiarato di “aver aperto la porta agli assassini” e di averlo fatto perchè costretto sotto minaccia. Gli inquirenti stanno cercando di capire se il suo sia stato un gesto premeditato o se la strage sia stata la conseguenza di qualcosa successa con una delle vittime sabato scorso. Non è chiaro, inoltre, se l’artigiano sia poi uscito dall’appartamento per fare il “palo” e controllare la zona e si sia occupato di ripulirlo a strage avvenuta. Il primo esame dei corpi indica che marito e moglie sono stati prima picchiati (entrambi avevano ferite alla testa) e poi uccisi. Il bambino non avrebbe invece segni di ecchimosi, ma solo di strangolamento. Il filo elettrico usato per ucciderlo potrebbe essere parte della dotazione professionale di Angelo Frigeri. Le forze dell’ordine stanno ancora cercando di capire quale possa essere stato il movente che abbia spinto Frigeri a compiere un gesto del genere.