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Ardea, le indagini sul covo del killer dove avrebbe pianificato la strage

Ad Ardea faticano a credere cosa sia successo domenica mattina: una strage, quella compiuta da Andrea Pignani, che potrebbe essere stata premeditata proprio dal suo covo. In quella mansarda in cui viveva il killer si concentrano oggi le indagini dei carabinieri per ricostruire la tragica vicenda.

Ardea, dalla mansarda del killer l’idea della strage

I motivi che hanno spinto il 34enne a uccidere i due fratelli, David e Daniel Fusinato, e il pensionato Salvatore Ranieri, sono ancora da capire. Un uomo con evidenti disturbi psichici, che trascorreva le sue ore tra computer e webcam, ritrovati spenti nel suo appartamento. Una specie di “centrale” da cui l’uomo potrebbe aver dato il via a tutto quanto. La sua, infatti, era una vita isolata e questa potrebbe aver fatto scattare il raptus di follia dell’ingegnere informatico. Sono tanti gli interrogativi ancora di risolvere, ma gli inquirenti hanno scelto di analizzare gli strumenti tecnologici trovati nella sua mansarda per provare a capire cosa sia successo. Partendo dal perché avrebbe sparato proprio alle sue vittime a bruciapelo e del suo abbigliamento utilizzato per la strage compiuta. Pignani, infatti, indossava una felpa con il cappuccio, nonostante il caldo. Elementi che fanno pensare alla premeditazione, ma si tratta di un’ipotesi.

Le indagini sull’arma usata dal killer

In particolare, si stanno cercando ulteriori informazioni anche attraverso le ultime chat del killer. Capire se, nei mesi scorsi, aveva frequentato siti o parlato con persone nella quale aveva fatto riferimento alla possibile strage. Inoltre, verrà effettuato nei prossimi giorni un esame balistico per capire come siano stati sparati i colpi da parte del 34enne. La pistola utilizzata da Pignani, una calibro 7,65, apparteneva al padre del killer, venuto a mancare lo scorso anno. Un vigilante che possedeva un’arma, la cui scomparsa dall’abitazione, però, non era stata denunciata dalla madre. Quest’ultima, infatti, potrebbe essersi resa conto della sua assenza, ma anche il suo ruolo resta oggi da ancora da chiarire.

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