Choc Sochi 2014: l’ex ginnasta Lais Souza si rompe l’osso del collo in allenamento, è grave

Lais Souza

Sochi 2014 – Lais Souza è un’atleta brasiliana coi fiocchi, ha già partecipato due volte alle Olimpiadi (estive) nel 2006 ad Atene e nel 2008 a Pechino in veste di ginnasta. Ora. appesi al chiodo body e paracalli, aveva intrapreso una nuova carriera agonistica: quella legata allo sci free style. Il sogno di Lais era quello di entrare nella storia dello sport riuscendo a partecipare alle Olimpiadi sia estive che invernali. Ma purtroppo, il sogno di Lais si è tragicamente infranto.

L’INCIDENTE. Lais Souza era volata Salt Lake City per ultimare la preparazione in vista di Sochi 2014, ma durante un allenamento ha avuto un incidente di cui non si conoscono i dettagli e ha riportato un grave trauma alla colonna vertebrale. Si sa soltanto che la ragazza non stava effettuando un allenamento acrobatico (come invece accadde alla sfortunata Sarah Burke), ma una normale discesa di riscaldamento.

LA DIAGNOSI. Ora, a soli 25 anni, la ragazza è ricoverata in terapia intensiva nell’ospedale universitario dello Utah e rischia la paralisi. Alcuni giorni fa, Lais ha mosso leggermente le spalle dando grande speranza ai medici e ai genitori che sono corsi ad assistere la figlia. La ragazza è però reduce da tre operazioni: la prima per rimettere a posto la colonna vertebrale dopo l’impatto con la neve (ed è per questo motivo che ieri era paralizzata e che oggi muove solo le spalle); la seconda è una tracheotomia, per permetterle di respirare meglio e per evitare delle gravi invenzioni polmonari; la terza è una gastrostomia, per permetterle un nutrimento. Le ultime due sono ovviamente operazioni di routine, ma quando si è in situazioni così critiche tutto appare sempre più complesso. Il quadro neurologico è in lento miglioramento, ma il rischio di una paralisi completa è sempre consistente. I dottori non si pronunciano ulteriormente e, giustamente, non fanno previsioni per il futuro e hanno chiaramente detto che l’incidente potrebbe avere conseguenze irreparabili.

Fonti: yahoo, olimpiazzurra