Dichiarazione dei redditi da casa, pagamento ed eventuale rateizzazione delle tasse annuali via internet sono solo alcuni degli aspetti che Matteo Renzi ha proposto al neoministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, per facilitare i processi fiscali ai cittadini. Il problema, attuata l’operazione “Fisco Amico”, resterebbero solo coloro che non usufruirebbero affatto del servizio: gli evasori fiscali, per i quali ancora non esiste un vero e proprio sistema di tracciamento. Tuttavia, la personalizzazione del processo online per il pagamento di tasse potrebbe ovviare a tale incombenza e prevenire l’evasione sensibilizzando i cittadini al rispetto delle scadenze fiscali, in quanto il governo sarebbe informato del pagamento personale di ciascun nucleo familiare.
Venendo all’aspetto pratico della proposta di Renzi, il 3 gennaio di ogni anno i cittadini potrebbero accedere nell’immediato alle posizioni per ogni tributo, comprese le cartelle Equitalia. Tale aspetto, oltre a costituire una sostanziale velocizzazione della comunicazione tra governo e contribuenti, sminuirà altrettanto significativamente la lentezza burocratica che negli anni passati è stata la maggiore critica rivolta agli organi statali. Dunque, accedendo da qualsiasi posizione, che sia mobile o fissa, alla rete, il cittadino potrà scegliere subito se rateizzare le tasse da pagare, oppure pagarle nell’immediato.
Oltre al conto fiscale, dunque, la riforma dei metodi di riscossione delle tasse potrebbe associare ad ogni contribuente anche un’autorizzazione bancaria, chiamata “Rid“. Questo grazie ad accordi che lo Stato potrebbe prendere con il sistema postale e quello bancario, per fare in modo che l’importo da sottrarre sia gestito direttamente dallo Stato, con il permesso del cittadino. Il processo, di per sé, funzionerebbe, ma costruire un sistema di gestione fiscale dal nulla è un’impresa più ardua di quanto si pensi.