Un sorriso che ha il suono di una beffa. La 17enne Xenia Ignatyeva decide di far colpo sui suoi amici realizzando un selfie ai limiti dell’ impossibile: la giovane sale su un ponte, ignara del tragico destino al quale, nel giro di pochi secondi, andrà incontro. Xenia è solo l’ ultima delle ignare vittime della moda, sempre più letale, dei selfie “estremi”. Un fenomeno, nonostante tutto, in piena ascesa, tanto che il sito Webnir – ripreso dal nostro Dagospia – ha deciso di documentarlo in una gallery ai limiti del macabro: una compilation di selfie pre-mortem, una sorta di “testamento fotografico” che dovrebbe spingere i patiti del selfie a non mettere a rischio la propria e l’ altrui vita solo per l’ ennesima, inutile, autocelebrazione di sé.
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Hanno nomi, volti e storie i selfie raccolti da Webnir nella categoria, emblematica, dei “Ten Selfies Taken Moments Before Death”. Oltre alla 17enne Xenia (morta poco dopo lo scatto proprio scivolando da quel maledetto ponte), ci sono anche Karen Hernández, 13 anni, la cui vita è stata stroncata da un selfie realizzato, in tutta incoscienza, sulle rive del fiume El Tunal a Durango in Messico, e la popstar messicana Jenni Rivera, schiantatasi con il suo jet privato assieme al suo entourage poco dopo aver scattato l’ ultimo selfie a bordo, sorridente, assieme ad i suoi collaboratori più fidati. Stessa sorte, ma diverse dinamiche, per Oscar Otero Aguilar e Courtney Sanford vittime, se così possiamo definirle, di una sorta di incoscienza mixata a divismo esasperato.
Il primo ha trovato la morte a causa di un selfie a dir poco “estremo”. Oscar voleva una foto per il suo profilo Facebook sensazionale, mentre si puntava alla tempia una pistola: peccato che dall’ arma sia esploso un colpo, che non ha dato al ragazzo nemmeno il tempo di rendersi conto di cosa avesse fatto a sé stesso per realizzare il “selfie dell’ anno”. Courtney è, invece, l’ ennesima vittima della strada causata dalla moda, sciocca e letale, di scattarsi delle foto mentre si è alla guida della propria auto. La ragazza, lo scorso aprile, aveva deciso di immortalarsi cantando e ballando l’ hit “Happy” di Pharrell Williams. La fine alla quale la giovane stava andando incontro, però, si è rivelata tutt’altro che felice: la sua auto si è schiantata contro un camion, non lasciandole scampo.
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Sono tantissime le disgrazie legate alla moda del selfie, tragedie della vanità che purtroppo non accennano a diminuire. Dietro l’ ultimo scatto di ognuna delle vittime, dietro ogni sorriso immortalato prima di esalare l’ ultimo respiro, si nascondono retroscena che forse non conosceremo mai. Così, quel selfie diventa un lascito per le generazioni future, un invito a non emulare simili gesta. Peccato che tale monito, talvolta, vada in fumo: altrimenti, come giustificare gli autoscatti, tanto vani quanto stupidi, di due giovanissimi in cima ad uno dei grattacieli più alti del Mondo?