La camera ardente di Pino Daniele allestita all’ospedale S. Eugenio di Roma era stata presa d’assalto da decine di fan questa mattina con l’intento di dare l’estremo saluto al famoso cantante napoletano. Dopo una lunghissima attesa, sono giunte le proteste: l’accesso al pubblico è stato chiuso in anticipo. Lo staff del cantante ha fatto sapere che la decisione è stata presa per consentire ai familiari di “prendersi il loro tempo” per commemorare Pino Daniele.
I fan sono rimasti tutt’altro che contenti: “E’ una vergogna. Sono partito dalla provincia di Caserta – spiega Gianni – non è mai successa una cosa del genere”, dice uno di questi. Subito dopo una signora inveisce contro lo staff del cantante: “C’è gente che ha fatto centinaia di chilometri è una vergogna, una mancanza di rispetto per chi ha comprato i dischi di Pino e lo ha seguito in concerto per tutta una vita”.
Altri fan nell’androne nell’obitorio si sono associati alla protesta: “Non è il modo di comportarsi – ammette un fan – Pino è un personaggio pubblico, questo è il prezzo che bisogna pagare per la fama. Oltre alla famiglia, c’è tanta gente venuta qui a dargli l’ultimo saluto e che si trova la porta sbattuta in faccia. Anche per il Papa è stato permesso a tutti di portare un omaggio, è un comportamento senza senso”. Dopo le proteste, la camera ardente è stata riaperta in via eccezionale per poco tempo proprio per dare la possibilità ai fan in attesa di dare omaggio a Pino Daniele.