“Gli esperti di medicina sessuale, sessuologi e psicologi devono diffondere certezze sulla base biologica dell’orgasmo femminile a tutte le donne, non ipotesi o opinioni personali – aggiunge la dott.ssa Giulia Puppo – Pertanto, essi devono utilizzare una terminologia anatomica scientifica.
L’orgasmo vaginale non esiste, quindi la durata del rapporto pene-vagina non è importante per l’orgasmo di una donna: l’eiaculazione precoce non è una disfunzione sessuale maschile.
L’eiaculazione maschile non significa automaticamente la fine del sesso per le donne; si può proseguire quasi all’infinito con il toccare e il baciarsi. Atti sessuali che non prevedano il coito, dopo l’eiaculazione maschile, possono essere utilizzati per produrre l’orgasmo nelle donne“, conclude il dott. Puppo.