Muore dopo ecstasy, post dell’infermiera commuove Facebook

glielo comunica e lì una delle scene peggiori a cui mai si possa assistere. I pianti, le grida, i malori… ‘rivoglio il mio bambino vi prego’ e tu sei li che non puoi far niente se non continuare ad essere professionale. Non siamo avvocati, non siamo banchieri, ne cassieri, ne muratori… per NOI il lavoro non finisce al marcatempo, ce lo portiamo a casa con tutti i risvolti che comporta. E mentre sei in macchina stanco per il turno di notte, distrutto per le scene a cui hai assistito, scoppi a piangere e scarichi finalmente tutta la rabbia che hai contro le ingiustizie che a volte riserva la vita”. Poi una frase molto forte: “Sedici anni, cazzo!”.

Infine, Sarah il suo post affermando: “Io spero solo che un giorno si possa andare a raccogliere uno ad uno tutti quelli che fanno della droga (si riferisce alla vendita dell’ecstasy a minorenni, ndr) un business, per poi chiuderli nel loro caro Cocoricò e sganciare una bomba a mano che non…