UK, protesta sul tetto della prigione: “Condizioni insopportabili”

Detenuto protesta sul tetto della prigione

REGNO UNITO – Stuart Horner, un pregiudicato di 35 anni e condannato per omicidio, ha dato il via ieri a una protesta perché costretto a rimanere 23 ore al giorno nella sua cella. Il detenuto si è arrampicato sul tetto della prigione HMP Manchester per quello che è stato definito un “protest party” e ha giurato di restare sul tetto in segno di protesta per 40 notti. Il detenuto è stato condannato al carcere a vita tre anni fa, dopo aver ucciso lo zio sparandogli con un fucile a canne mozze. Horner è stato trasferito alla Categoria A nella prigione Strangeways di Manchester dopo un tentativo di evasione da una prigione meno controllata a 30 miglia di distanza.

Horner ha cominciato la protesta sul tetto la scorsa domenica, dopo essersi più volte lamentato con la famiglia a proposito delle condizioni di vita insopportabili nella prigione costruita ben 147 anni fa. Il detenuto, originario di Manchester, si è arrampicato sul tetto indossando i pantaloni blu e gialli, usati nella prigione per segnalare che un detenuto è a potenziale rischio di fuga. In seguito si è spogliato, mostrando a tutti gli slip del Manchester United. Il “protest party” ha riunito molte persone vicine a Horner con musica, laser colorati e addirittura fuochi d’artificio. Dal comignolo rosso mattone il detenuto Horner urlava: “Sto facendo tutto questo a nome di tutti qui dentro. Sistemate la prigione. Sono stanco di questa situazione. Voglio cambiare la storia delle prigioni”. Il Manchester Evening News riferisce che, durante la notte, il detenuto ha continuato a gridare ai reporter e ai fotografi mentre una folla crescente si riuniva attorno alla prigione.

La rabbia e il risentimento si stavano pericolosamente accumulando all’interno della prigione Stangeways a causa di una presunta crisi del personale che è sfociata nel costringere i detenuti a restare 23 ore al giorno chiusi in cella. Un portavoce ha dichiarato: “Nelle ultime cinque settimane, membri del personale e 23 detenuti sono stati assaliti e ci sono stati 19 episodi di autolesionismo. È un problema urgente”.