Fantozzi ritorna nelle sale: quaranta anni di risate e sfortuna

Fantozzi

Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha sentito incombere sopra di sé l’arcinota “nuvola di Fantozzi”. Il ragioniere più sfigato al Mondo compie ben 40 anni, contrassegnati da vicissitudini grottesche, gag ed idiozia che richiama spesso all’umorismo di stampo inglese. Un compleanno che la Settima Arte non poteva non celebrare in grande stile: ecco perchè, nei mesi di ottobre e novembre, i cinema italiani saranno pronti ad ospitare due grandi pellicole della saga “Fantozzi”, in versione restaurata in 2k ma con la stessa, autentica ironia di quaranta anni fa.

Ingordo, scurrile, mancato fedifrago, ignorante ma, soprattutto, iconico: questo e ben altro è il ragionier Ugo Fantozzi, il personaggio “leggendario” portato su grande e piccolo schermo da Paolo Villaggio. Essere Fantozzi è una sorta di “stile di vita”, fatta di occasioni mancate, donne desiderate, spaghetti ingurgitati e moglie e figlia non propriamente bellissime. L’universo di “macchiette” che gravita attorno allo sfortunato protagonista ha reso la saga di “Fantozzi” ancor più indelebile nelle generazioni susseguitesi a partire dagli anni Settanta; un’eredità che non mancherà di essere tramandata, grazie anche a questa goliardica iniziativa cinematografica, che riporta nelle sale i primi due capitoli del ciclo “Fantozzi”.

“Fantozzi” e “Il secondo tragico Fantozzi” sono ritenuti all’unanimità i film meglio riusciti della saga, che consta di ben 10 pellicole: la storia di una vita – sfortunata – dipanata tra i decenni, a partire dagli anni della Rivoluzione sino ad arrivare a cavallo del nuovo millennio. “Fantozzi” tornerà nelle nostre sale il 26, 27 e 28 ottobre per una tre giorni da ridere. La goliardica tre giorni si ripeterà a novembre, quando i cinema aderenti all’iniziativa proietteranno “Il secondo tragico Fantozzi” il 2, 3 e 4. Un omaggio ad un grande nome del nostro cinema, che ha fatto dell’autoironia e della “sfiga” con la “S” maiuscola un vero e proprio cavallo di battaglia.