Uttar Pradesh (India) – Una storia di violenze e umiliazioni, contornata da un epilogo ancor più cruento. Protagonista di questa vicenda dai contorni drammatici è un’adolescente proveniente da una famiglia povera indiana. La ragazzina – appena 13 anni – avrebbe subito violenze sessuali da parte di un uomo, sul quale avrebbe scelto di vendicarsi nel peggiore dei modi. In questa nuova storia di stupri e violazioni subiti dalla 13enne il condizionale è d’obbligo, specialmente valutando le pesanti conseguenze che questa presunta violenza avrebbe portato ai danni di un bambino di appena 5 anni.
BRUTALE. La 13enne ha deciso di vendicarsi dell’uomo che avrebbe abusato di lei all’inizio del mese di ottobre portandogli via la persona più importante della sua vita: il figlio di appena 5 anni, avvicinato dalla giovane con un pretesto non meglio precisato mentre il bimbo stava giocando. La 13enne – che pare faccia uso di sostanze stupefacenti – avrebbe decapitato senza pietà il figlio del suo stupratore, bruciandone poi il corpo.
La Polizia indiana avrebbe rinvenuto il cadavere carbonizzato del bambino, avvolto in un sacco di plastica. Immediate sono scattate le manette ai polsi della 13enne, che ha ammesso di aver compiuto l’efferato delitto spinta da desiderio di vendetta. Lo stupro, però, è ancora tutto da provare, mentre è certa l’accusa di omicidio che pende sulla testa della giovane. Nello Stato indiano, lo stupro su minorenni è una pratica tristemente diffusa ma non erano ancora emerse notizie di vendette così letali ai danni di creature comunque innocenti, condannate a pagare il fio dei propri genitori, “presunti” orchi.