Nessuno approfondisce questa pista, nonostante la trascrizione del dialogo finisca nel fascicolo riguardante la morte di Roberto Straccia. Nonostante, dopo nove mesi dall’intercettazione, la madre del detenuto parli del giovane Straccia e lo faccia con due agenti durante un colloquio. La donna dice espressamente che un ragazzo di nome Roberto, ritrovato cadavere in Puglia, non è morto per suicidio ma sia stato ucciso da sicari calabresi poiché scambiato per suo genero. Le telecamere della trasmissione “Chi l’ha visto?” decidono, quindi, di recarsi a Mesoraca, paese del crotonese, del quale questa famiglia è originaria.
Qui la scoperta choc: grazie alla collaborazione del Sindaco Armando Foresta, la giornalista della trasmissione Rai riesce ad accedere ai dati anagrafici e, quindi, alla foto di questo soggetto ignoto così incredibilmente simile al povero studente. Nessuno, prima della troupe di “Chi l’ha visto?”, si è mai recato a Mesoraca a controllare, a mettere le due foto a confronto. Antonio La Scala, Presidente dell’Associazione Penelope, conclude con amarezza sottolineando come ancora una volta la trasmissione condotta da Federica Sciarelli sia riuscita laddove gli altri soggetti deputati ad indagare non abbiano fatto nulla: “Non è stato fatto ciò che andava fatto”.