Le statistiche dell’Istat del 2014 hanno mostrato che circa 3 milioni di famiglie italiane (l’11,7% del totale) si sono trovate in difficoltà a far fronte alle spese per la casa. Dalle indagini emerge, infatti, che sono tanti i nuclei familiari che hanno ritardato con il pagamento delle rate del mutuo, dell’affitto o delle utenze domestiche. La documentazione contenente questi dati è stata consegnata dall’Istat al Parlamento in occasione delle audizioni sulla legge di stabilità.
Le statistiche riportano che il 10,2% delle famiglie si è trovata in ritardo con i pagamenti delle bollette per le utenze domestiche. Tra le famiglie in affitto, il 16,9% si è trovata in arretrato con il saldo, mentre il 6,3% delle famiglie con il mutuo da pagare si è trovato infine a dover rinviare il saldo della rata. I tecnici dell’Istituto nazionale di statistica evidenziano che questo ritardo nei pagamenti delle spese si associa nettamente all’onerosità delle stesse e alla loro incidenza sul reddito disponibile. Le categorie di famiglie maggiormente colpite sono, infatti, quelle incluse nella fascia di reddito più basso.
Le spese per la casa (condominio, riscaldamento, gas, acqua, manutenzione ordinaria, elettricità, affitto, mutuo e altri servizi) costituiscono il peso principale del bilancio familiare. Nel 2014, il costo medio di una famiglia per queste spese è stato di 357 euro al mese, vale a dire il 14,5% di un reddito netto (al netto delle imposte figurative) di 2.460 euro mensili. Gli importi destinati alla casa si rivelano più gravosi al Nord (15,2%) e nei comuni centri di aree metropolitane (16,1%).