Oggi crolla un mito in merito a uno dei personaggi più famosi della nostra infanzia. Il famoso orsacchiotto della Disney, Winnie the Pooh, in realtà è un’orsacchiotta. Una notizia letteralmente sconvolgente per tutti i fan del famoso personaggio che, insieme agli amici Tigro, Tappo e Pimpi, ha caratterizzato la nostra infanzia. La rivelazione arriva dal nuovo libro intitolato “Finding Winnie: The True Story of the World’s Most Famous Bear”, scritto da Lindasy Mattick e illustrato da Sophie Blackall.
L’autrice racconta ciò che le ha raccontato il suo bisnonno, Harry Colebourn, veterinario canadese durante la Prima guerra mondiale. Egli aveva il compito di curare i cavalli feriti e un giorno, prima di salire su un treno, notò la presenza di un piccolo orso bruno legato a un palo (di sesso femminile). “Seguì il suo cuore e la salvò”, scrive la nipote nel libro e decise poi di chiamarla “Winnie” in onore del suo paese natale Winnipeg in Canada.
I due divennero presto ottimi amici e rimasero tali fin quando Colebourn non dovette partire per la Francia. Sapeva che si sarebbero dovuti separare, così porto Winnie allo zoo di Londra. Qualche anno più tardi un bambino, Christopher Robin, in vista al parco, si imbatté in Winnie. Un colpo di fulmine così profondo che decise di cambiare il nome del suo orsetto di pezza proprio in Winnie. Il padre del giovane, A. A. Milne, rimase estasiato dal giocattolo del figlio e scrisse le avventure che tutti oggi conosciamo. L’autrice conclude: “C’è chi non sa che il personaggio di Winnie the Pooh è ispirato ad un animale realmente esistito. Spero che le persone che lo amano capiscano che la storia che si nasconde dietro di lei è come quella di fantasia: meravigliosa”.