Isis, il sonno della ragione genera mostri

A rivederla oggi, questa copertina, vengono i brividi: capi di stato in prima fila, alcuni dei quali sorridenti, altri (come ad esempio Putin) con in viso solo una smorfia.  Ma mai come nel caso di questa copertina “il diavolo sta nei dettagli”, e quei dettagli sono lo strano elicotterino dipinto come se finisse per collidere addosso al corpo del leader del Cremlino. Oppure quel palllone che rimanda alla partita Francia-Germania e le freccette con dei numerini scritti sulle piume che, se analizzati bene, riconducono alle giornate degli attentati di Parigi. Rieccoli, i mostri, in una successione numerica che parla del Bataclan, dei kamikaze allo stadio, dei raid ai ristoranti e bistrot, ma parla anche di Charlie Hebdo. E poi quei mostri appaiono anche dipinti in copertina, nel volto e nei gesti di quell’unico, spavaldo terrorista dipinto in fondo alla copertina.

Un uomo vestito di nero, una mano alzata con un guanto bianco ed un fucile. E’ questo il Mondo del 2015: un’apparenza serena, piccoli segnali di qualcosa che cova sotto sotto e la regia di questi mostri nascosti dietro le quinte di un probabile imminente terzo Conflitto Mondiale? Per quanto si possa intonare la Marsigliese, per quanti minuti di rispettoso silenzio si potranno fare ancora (e se ne sono fatti tanti, troppi dalla strage dei fumettisti di Charlie Hebdo), per quanti comizi, discorsi alle Nazioni, dibattiti, confronti si potranno organizzare, nulla ci rassicurerà, resterà sempre il dubbio in ciascuno di noi. Il dubbio che ogni persona dai tratti mediorientali che incontriamo per strada possa essere un terrorista, un kamikaze, un mostro anche se così non è. La paura tramuterà noi in mostri, instaurando una sottile guerra fredda tra fratelli , un odio verso tutti coloro che sino a ieri abbiamo accolto e che adesso temiamo. Combattiamo contro dei demoni mentre combattiamo contro i nostri demoni, siamo entrati tutti, nonostante gli hastag pacifisti sui social ed i riferimenti ad “Imagine” di John Lennon, nel vortice dell’odio. Nel vortice dei mostri, vittime e carnefici pieni di insicurezze e desiderosi di vendetta.