Guerre Stellari, da successo a maledizione: la sorte degli attori

Risaputa è la sfortunata serie di eventi che colpì l’attore Jake Lloyd, che nel primo film di “Guerre Stellari” vestì i panni di Anakin Skywalker da bambino. Lloyd, che attualmente fa il doppiatore, fu bullizzato da bambino per via della sua partecipazione alla saga cinematografica che pure gli regalò tanta popolarità. “Tutto il mio periodo scolastico è stato un vero inferno – ha spiegato l’attore – Avevo fino a 60 interviste al giorno, gli altri bambini erano molto cattivi con me, ogni volta che mi vedevano imitavano il suono della spada laser. Era una follia. Non sopportavo più le telecamere”.

La sorte più avversa, però, toccò proprio ai due fratelli Skywalker – Carrie Fisher e Mark Hamill – praticamente penalizzati dalle loro interpretazioni nelle leggendarie pellicole che vantavano la mano “magica” di George Lucas. Mark Hamill, oggi irriconoscibile, rischiò addirittura di perdere la vita in un incidente stradale. “Era veramente grave – raccontò la sua collega sul set Carrie Fisher – Per miracolo i suoi denti non si sono rotti o scheggiati. Per il naso però hanno dovuto recuperare un pezzo di cartilagine dall’orecchio”. La stessa Fisher finì in una spirale di droga ed eccessi dopo aver impersonato la principessa Leila. Tanto efficace risultò la sua interpretazione in “Guerre Stellari”, tanto veloce è stato il ritorno a terra per la bella attrice. “L’acconciatura ridicola della principessa mi ha rubato l’identità“, si è sfogata la Fisher, che alla sua più giovane collega Ridley ha consigliato una sola cosa: “Non accettare un costume da schiava tipo quello che indossa lei nella prima trilogia”, ha dichiarato la nuova – e speriamo più “fortunella” – eroina di “Guerre Stellari”. Che la forza – ed un’abbondante dose di buona sorte – siano con lei.