PERÙ – Secondo le autorità sanitarie peruviane, dallo scorso settembre fino ad oggi ci sarebbero stati 12 bambini morti a causa del morso di pipistrelli vampiro. Questi animali infatti sono responsabili della trasmissione del virus della rabbia, risultato fatale in una dozzina di bambini al di sotto dei 15 anni. Nella regione di Loreto, al confine con l’Ecuador, è stato dichiarato lo stato di emergenza.Il Ministero della Salute sta preparando 20 mila vaccini da distribuire nelle zone colpite dall’epidemia.
Tutte le vittime colpite dai pipistrelli “killer” provenivano dai villaggi di Yankuntich e Uncun. I ragazzi, di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, sono morti in seguito al morso di pipistrelli vampiri, che si nutrono di sangue. Il contatto con questi animali ha causato una vera e propria epidemia di rabbia, trasmessa appunto dal loro morso. Non è la prima strage questa ad essere causata da pipistrelli “killer”. Una situazione anomala si verificò nel 2010, quando ci furono oltre 500 contagiati e 4 bambini morti.
Nelle regione di Loreto, è stato dichiarato lo stato di emergenza sanitaria poiché l’epidemia causata dal morso dei pipistrelli infatti è tutt’altro che finita. “Una sola morte sarebbe già di per sé una tragedia – commenta il governatore Fernando Melendez – La popolazione del Loreto sta vivendo una tragedia”. Il Ministero della Salute ha avviato compagne di prevenzione e informazione che trovano però ostacoli sia naturali che culturali. I villaggi colpiti si trovano in località molto remote e possono essere raggiunti solo tramite il fiume o per via aerea. Inoltre, c’è una forte avversità da parte delle tribù indigene verso la moderna medicina.