Nel 2007, Raffaele Sollecito è stato accusato di aver ucciso, assieme all’americana Amanda Knox, la studentessa britannica Meredith Kercher. Dopo vari processi e carcerazioni, lo scorso anno è arrivata la sentenza definitiva per Sollecito: assoluzione con formula piena. Tra un’aula e l’altra, il ragazzo si è anche laureato in ingegneria informatica e ha ricevuto dalla regione Puglia un finanziamento di 66mila euro per lanciare una nuova app. Chiunque abbia un buon gusto avrebbe cercato in ogni modo di recidere il legame col passato, ma Sollecito ha sorpreso tutti.
L’applicazione da lui creata si chiama “Be on memories” ed è un servizio online per ricordare i defunti e organizzare funerali. Qualche giorno fa, TgCom24 ha addirittura annunciato il debutto di Sollecito come opinionista tv, ma essendo il primo aprile tutti hanno pensato tutti che fosse un macabro scherzo. Dopo la messa in onda del programma, l’Italia si è dovuta ricredere. Dopo aver combattuto per anni per dimostrare la propria innocenza, altri avrebbero cercato l’oblio mediatico, ma Sollecito ma deciso di fare l’opinionista in un programma che si occupa di cronaca nera, “Il Giallo della settimana”, che commenta i casi più cupi della settimana.
Paolo Liguori, direttore di TgCom24, ha dichiarato: “Sollecito è stato definitivamente assolto anche dalla Cassazione, è stato in carcere, ha affrontato tutti i gradi del processo: conosce la macchina della Giustizia meglio di tutti noi. Io mi sento molto come Sollecito e se lui è uno specchietto per le allodole, allora lo sono anch’io”. L’Italia intera si sta chiedendo se al ragazzo pugliese manchi buon senso o buon gusto e se non sia stato usato troppo zelo nella ricerca di un vero esperto di casi di cronaca nera.