USA – Lutto mondiale per la musica: a soli 57 anni si è spento Prince, il genio dai mille nomi. La popstar è stata ritrovata morta nella sua abitazione di Pasley Park a Minneapolis, nello Stato del Minnesota. Si trovava nell’ascensore di Chanhassen (presso gli studios in cui il cantante registrava) quando hanno cercato invano di rianimarlo, ma il corpo era ormai senza vita. Il cantante era stato ricoverato in ospedale d’emergenza circa una settimana fa, il 15 aprile, e il suo agente aveva dichiarato che il problema fosse stato causato solo una brutta influenza. Secondo i media americani però la verità sarebbe un’altra: Prince era stato curato per overdose da oppiacei. Dopo il ricovero, la popstar americana era comunque apparsa in un concerto il giorno successivo rassicurando i fans sulla sue condizioni di salute.
Le cause della morte sono quindi ancora da chiarire. Quello che è certo è che le autorità locali, alle 9.43 di ieri mattina (le 16.43 in Italia), hanno risposto ad una chiamata di emergenza. La conversazione, avvenuta con una persona ancora non identificata, appare molto confusa. Successivamente, un’altra persona prende il telefono e dà al centralino le informazioni corrette; la telefonata si interrompe bruscamente affermando che l’uomo privo di sensi o forse già morto è proprio Prince. La corsa nell’abitazione del cantante è stata però inutile: alle 10.07 Prince è deceduto. La notizia della presenza di un’ambulanza e della polizia davanti la dimora del cantante ha fatto subito il giro del web; inizialmente si parlava solo della presenza di un cadavere, poi la conferma che tutti temevano: quel corpo senza vita era proprio quello del grande cantante.
Prince era l’emblema della musica degli anni ’80. Era nato il 7 giugno 1958 ed era stato non solo un cantante, ma anche un grande musicista, un attore, un regista e un produttore. Alla fine degli anni Settanta aveva creato un mix musicale che comprendeva soul, funk, jazz, pop e rock psichedelico, conquistando un numero indecifrabile di fans. Nel 1984 ottiene il successo mondiale con “Purple Rain”, sia nella musica che nel cinema. Contemporaneamente, scala le classifiche raggiungendo la prima posizione dei singoli, degli album e dei film. Nella sua vita ha venduto oltre 100 milioni di dischi. Era molto legato alla sua città di Minneapolis e per questo si era sempre allontanato poco da casa. Negli ultimi anni aveva cercato di rendersi indipendente dalle multinazionali e vi era riuscito anche con successo. Le parole di cordoglio del presidente Obama: “Abbiamo perso un’icona della creatività, uno dei più preziosi e prolifici musicisti del nostro tempo”.