1° GIORNO (giovedì 25 agosto)
Prima di iniziare questo incredibile viaggio, gli studenti si sono recati nell’alloggio scelto come “dormitorio della scuola”, l’Ostello San Frediano. Come ad Hogwarts, sono stati suddivisi per casa e sistemati in diverse ale della struttura, ognuna con la propria Sala Comune. Inoltre, per rendere l’esperienza ancora più vicina al capolavoro della Rowling, sulla porta di ogni camera c’era un piccolo pezzo di pergamena in cui si potevano leggere i nomi dei componenti della stanza e l’anno di partecipazione. Dopo aver depositato i bagagli, restava una sola cosa da fare: cambiarsi d’abito e indossare la divisa scolastica, composta da camicia bianca, gonna/pantalone nero e cravatta con i colori della casa. A questo punto, armati di bacchetta magica, gli studenti potevano recarsi al Real Collegio per la cerimonia d’apertura del raduno.
Ad attenderli oltre il portone d’ingresso, c’erano alcuni membri del direttivo che avevano il compito di applicare sul polso di ciascun studente un bracciale colorato. E quali colori potevano essere scelti se non rosso, giallo, blu e verde per rievocare la casa d’appartenenza? Salendo le scale (che per fortuna non avevano l’abitudine di spostarsi) si scorgevano da subito i cartelli che indicavano la direzione da seguire per raggiungere le varie zone della scuola aperte agli studenti. Oltre alla Sala Grande, c’era una riproduzione del binario 9 e ¾ con il tipico carrello che attraversa la parete, e la sezione di Hogsmeade. Questa permetteva agli studenti di svagarsi tra una lezione e l’altra curiosando tra gli stand dove si vendevano oggetti relativi alla saga di Harry Potter (e non solo). Dopo uno sguardo veloce all’ambiente, i presenti si sono recati nella Sala Grande, dove erano stati disposti 4 lunghi tavoli per gli studenti (ciascuno di colore differente) e uno per gli insegnanti, in fondo alla stanza. Di fianco a questo, davanti allo stemma della casa Serpeverde, si ergeva il maestoso Calice di Fuoco circondato da delle rune di sale che formavano un cerchio invalicabile.
Come è noto agli appassionati della saga, l’apertura dell’anno scolastico avviene con la cerimonia dello Smistamento. Benché gli studenti avessero già effettuato il relativo test e sapessero già in quale casa fossero stati collocati, tutte le matricole sono state invitate a lasciare le proprie borse al tavolo di appartenenza, togliersi la cravatta e recarsi nella Sala d’Ingresso. Da qui hanno assistito ad una breve introduzione da parte della preside, Lia Pallone, aspettando con il cuore in gola di essere chiamati per la valutazione del Cappello Parlante. Questo, posizionato su uno sgabello davanti al tavolo dei professori, attendeva di essere indossato e di poter proclamare a gran voce il nome della “famiglia” a cui affidare lo studente per tutta la durata del raduno in corso e di quelli futuri. E parlando di famiglia, poteva mancare la “mascotte” della scuola? Ovviamente no, e per questo durante la cerimonia erano presenti anche i 4 fantasmi rappresentativi di ogni casa: Nick-Quasi-Senza-Testa (Grifondoro), il Frate Grasso (Tassorosso), la Dama Grigia (Corvonero) e il Barone Sanguinario (Serpeverde). Terminato lo Smistamento, la preside ha ripreso la parola e ha presentato il resto dello staff: Claudio Volpini (responsabile del Torneo delle Virtù assieme a Martina Crucianelli), Concetta Anacleria, Mariangela Mete, Saverio “Ryuzaki” Landini e Cecilia Centoni. A documentare ogni momenti del raduno c’era Emanuela Corazziari.
La parola è infine passata a Claudio, che ha illustrato come si sarebbe svolto il Torneo delle Virtù. Questa competizione rievocava, come spiegato nel trailer, lo spirito del Torneo Tre Maghi visto in Harry Potter. Nella saga venivano scelti dal Calice di Fuoco tre campioni (uno per la scuola di Hogwarts, uno per Beauxbatons e uno per Durmstrang). Al Real Collegio invece la competizione si è svolta sia tra le case che all’interno di esse con la nomina di ben 12 campioni (3 per ogni casa) che si sono sfidati in 4 distinte prove, ognuna ricollegabile per contenuto ad una casa, svolte nei primi quattro giorni del raduno.