Non c è dubbio che uno dei protagonisti della cronaca di questi giorni è Luca Traini. Il giovane ragazzo si è reso protagonista di un gesto orrendo, a Macerata. Intorno alle 11 di mattina del 3 febbraio si è diretto, a bordo della sua auto, nel centro della città marchigiana e ha sparato numerosi colpi di pistola, ferendo 6 persone di colore e colpendo anche negozi ed edifici. Per fortuna la polizia è riuscita ad arrestarlo dopo poche ore. Quando è stato preso ha ammesso subito di essere colpevole ed ha fatto il saluto romano. Questo attentato ha provocato tante reazioni nel mondo politico e una feroce polemica tra Roberto Saviano e Matteo Salvini, leader della Lega Salvini premier.
Infatti il famoso scrittore napoletano ha affermato che il responsabile morale di questo attentato è proprio Matteo Salvini. In questo momento Luca Traini si trova in carcere con l’accusa di strage, con l’aggravante del razzismo. Il partito neofascista Forza Nuova in un comunicato ha dichiarato di essere dalla parte di Luca Traini e di essere disposto a pagare le sue spese legali. Inoltre ha affermato che la colpa di questo avvenimento è dello Stato, che sta facendo morire l’Italia con l’immigrazione indiscriminata.
La storia di Luca Traini
Luca Traini è un ragazzo di 28 anni con un passato pieno di esperienze sia politiche che come attivista, sempre legate a posizioni di estrema destra. Nelle elezioni del 2017 del comune di Corridonia, cittadina marchigiana, si era candidato con la Lega Nord. Nel suo programma politico ,uno dei punti più importanti era legato alla necessità di controllare l’ingresso indiscriminato degli extracomunitari. Ma a parte questa esperienza politica, era sempre stato attivo sia all’interno di Casapound che di Forza Nuova. Per dimostrare le sue idee politiche, si era tatuato in testa il simbolo di terza posizione, altro movimento neofascista.
Dalle dichiarazioni rilasciate da chi lo conosceva in città, sembra che avesse una situazione familiare ed economica molto difficile. Addirittura poco tempo fa era stato cacciato via da una palestra, per via dei suoi continui atteggiamenti razzisti. Le indagini continuano e gli inquirenti cercano di capire il movente del gesto. Una delle ipotesi è che abbia compiuto questo gesto per vendicare Pamela, la ragazza romana uccisa da un nigeriano.