Andrea Crisanti

Covid, parla Andrea Crisanti: “Nuova ondata a fine maggio”

L’emergenza Coronavirus continua a destare non poca preoccupazione, Andrea Crisanti è convinto che a fine maggio potremmo andare incontro ad una nuova ondata del virus. Da pochi giorni in molte regioni d’Italia le restrizioni sono state allentate. Questo a parer suo farà aumentare in modo consistente la curva dei contagi. In un’intervista rilasciata a La Stampa ha fatto sapere che tra qualche settimana in molti diranno che nonostante le riaperture i contagi non sono aumentati. A detta sua però è complessa la dinamica del virus.

Il professore ordinario di Microbiologia all’Università di Padova ha fatto sapere che da una parte ci sono le restrizioni dei mesi scorsi che continueranno a moderare la curva per qualche altra settimana. Dall’altra parte arriveranno però i nuovi contagi causati dalle riaperture, dalle visite ad amici e parenti, dagli aperitivi eccetera. A detta sua questi negativi risultati per un po’ non saranno visibili, a fine maggio però esploderanno. In merito a ciò ha detto: “Non è pessimistico pensare che a fine maggio ci sarà una nuova ondata, ma assai realistico”.

Crisanti convinto che ci sarà un’ulteriore ondata di Coronavirus, ecco cosa ha detto

Andrea Crisanti pensa che il periodo in cui l’aumento dei contagi non sarà visibile farà illudere che tutto stia andando bene. Ma, a parer suo sarà solo un effetto ottico. Ha continuato dicendo che l’arrivo di un’altra ondata dipenderà da diversi fattori come il ritmo delle vaccinazioni, l’azione della variante inglese e di altre varianti come quella indiana. Pensa che sarebbe stata necessaria in questo momento una prudenza maggiore. A detta sua avrebbero dovuto prendere esempio dall’Inghilterra che ha iniziato a riaprire solo dopo aver vaccinato il 70 per cento della popolazione.

Crisanti ha poi concluso dicendo che si riapre confidando nella bella stagione, senza aver prima messo il Paese in sicurezza. Pensa che si siano dimenticati che lo scorso anno venivano da drastiche chiusure e che la vita all’aria aperta può solo alleviare il virus, ma ci sarà comunque.