studentessa riceve sei dosi vaccino Pfizer

Studentessa riceve sei dosi di vaccino Pfizer, ora ha forti dolori: cosa succederà

Un errore umano quello che sta dietro la somministrazione di sei dosi di vaccino Pfizer a una giovane studentessa di Massa Carrara. La vicenda è accaduta la scorsa domenica e protagonista è un’infermiera che, per sbaglio, ha iniettato l’intera fiala nel braccio della 23enne. Ricoverata subito in ospedale, le sue condizioni non hanno destato preoccupazioni tanto da essere dimessa nelle scorse ore.

Iniettate sei dosi di vaccino Pfizer: ecco cosa è successo a Massa Carrara

A raccontare la sua storia è stata proprio la studentessa, tirocinante di psicologia. Quest’ultima rientra, infatti, tra le categorie destinate a ricevere la vaccinazione. Inizialmente, la 23enne non si era accorta di quanto accaduto non avendo assistito alla scena per la sua agofobia. Una volta rientrata a casa, è stata contattata dai medici dell’ospedale Noa di Massa Carrara, che le hanno riferito quanto accaduto. La ragazza è stata dunque ricoverata per tutti gli accertamenti del caso ma, al momento, non ha presentato alcun effetto collaterale. “Sto abbastanza bene ma ho dolori e i medici non sanno dirmi cosa potrebbe accadere. Sono stanchissima e molto stressata. Ho forti dolori nel punto dell’inoculazione, mi fa male tutto il braccio“, ha raccontato la studentessa al Corriere della Sera.

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Nessuna denuncia per l’infermiera

Ad averle iniettato l’intera fiala è stata un’infermiera che la 23enne ha scelto di non denunciare: “Ho parlato anche con mia mamma e anche lei è d’accordo con me, non farò alcuna denuncia penale. Sono cose che possono accadere, tutti si sbaglia, non c’è dolo. L’ho letto negli occhi dell’infermiera che mi ha fatto l’iniezione“. Un errore che, la studentessa, ha scelto di perdonare perché a tutti può accadere di sbagliare. La stessa ha poi proseguito: “Sia ovvio che se avrò in futuro gravi conseguenze qualcuno dovrà rispondere in sede civile. La mia tolleranza vale solo per l’infermiera o chi per lei ha sbagliato, non per la struttura che comunque non può mai permettersi certe disavventure“.