I fatti si sono svolti lo scorso gennaio a Cabiate, in provincia di Como, Sharon è morta a soli 18 mesi. Dall’esame autoptico era emerso che la piccola era stata violentata e picchiata. Non è quindi morta a causa di un incidente domestico come era stato detto in seguito alla drammatica vicenda. A finire sono accusa dopo l’autopsia l’ormai ex compagno della madre della vittima, Gabriel Robert Marincat.
L’uomo, ritenuto responsabile della morte della giovanissima vittima, dopo la morte della bimba aveva raccontato che mentre giocava le era finita una stufetta addosso. A detta sua aveva ricominciato subito a giocare in seguito all’incidente per poi addormentarsi improvvisamente. L’uomo ha chiamato i soccorsi dopo ore. La piccola era stata trasportata d’urgenza in ospedale ma per lei non c’era ormai più nulla da fare. Dopo l’esito dell’autopsia l’ex compagno della madre di Sharon era stato arrestato per morte causata da maltrattamenti in famiglia. Il reato nei suoi confronti è stato poi modificato in omicidio volontario aggravato dalla violenza sessuale.
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L’ex compagno della madre di Sharon confessa di averla violentata e uccisa
Per mesi Gabriel Robert Marincat ha negato di aver violentato e picchiato la piccola di soli 18 mesi, nella mattinata di ieri 18 maggio 2021 ha finalmente ammesso la sua colpevolezza. È stato infatti lui a violentare e picchiare la piccola Sharon fino ad ucciderla. In seguito alla confessione dell’uomo la Procura ha intenzione di chiedere nei suoi confronti il giudizio immediato per i gravissimi reati commessi.
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