Denise Pipitone, la verità è in arrivo: "Vicini gli arresti"

Denise Pipitone, la verità è in arrivo: “Vicini gli arresti”

Arrivano nuovi ed utili colpi di scena riguardanti il caso Denise Pipitone, bambina di Mazara Del Vallo, scomparsa nel lontano 2004. Infatti, nel corso dell’ultima puntata invernale dello show Pomeriggio Cinque (condotto da Barbara D’Urso) si è discusso sugli ultimi sviluppi della drammatica vicenda che ha coinvolto la famiglia Maggio. La criminologa Anna Vagli ha, poi, confermato che l’anonimo ha deciso di rivelare nomi e cognomi dei colpevoli. A tal punto, si crede possano scattare gli arresti da un momento all’altro. Ecco tutti i dettagli.

Denise Pipitone, le ultime notizie sul caso

In base alle ultime dichiarazioni, sembra che l’atteso anonimo abbia deciso di recarsi presso lo studio dell’avvocato penalista Giacomo Frazitta. Quest’ultimo e Piera Maggio, da tempo, avevano lanciato appelli all’uomo, chiedendo di mostrarsi privatamente e rivelare la verità, al fine di chiudere questa dolorosa vicenda. Il legale ha affermato che il testimone abbia raccontato ‘ogni dettaglio di quello che sarebbe accaduto dopo il sequestro di Denise Pipitone’.

Ulteriori dettagli arrivano dall’esperta criminologa. La professionista ha svelato che l’uomo in questione si trovava – al momento del drammatico fatto – tra via della Pace e via Salemi. Nel dettaglio, egli avrebbe notato la piccola bimba in compagnia di altre tre persone conosciute. La Vagli ha, infine, dichiarato: “Non sappiamo ancora le loro identità, ma ha fatto nomi e cognomi“, aggiungendo che nel caso il signore sia pronto a recarsi in Procura, in poco tempo scatterebbero gli arresti per coloro che hanno inflitto tanto dolore alla famiglia della ormai 20enne.

In attesa di più novità, è fondamentale ricordare che il Partito Democratico ha presentato una commissione d’inchiesta relativa al caso della scomparsa di Denise. In un post divulgato sui social da Alessia Morani si evince: “In uno stato di diritto, non è ammissibile che una bambina o un bambino spariscano senza un perché e senza che lo Stato riesca a dire chi e come li ha fatti sparire”.