Giulia Scaffidi, una ragazza di soli 17 anni, è morta lo scorso giovedì a causa dell’anoressia. La giovanissima ragazza prima di morire era entrata in coma. Intervistato da Fanpage.it il fratello Tony Scaffidi ha parlato delle condizioni della sorella con la speranza di poter aiutare coloro che stanno vivendo una situazione analoga. Ha rivelato che è stato traumatico, ma parlarne lo fa sentire utile per coloro che soffrono.
Tra le varie cose il fratello della 17enne ha detto: “Giulia non mangiava più nulla, si staccava le flebo per vedere cosa c’era dentro. Era arrivata a pesare 26 chili“. A parer suo a scatenare l’anoressia in lei potrebbe essere stato il dolore provato per la morte del padre oltre alla sua predisposizione. Ha raccontato che Giulia Scaffidi era molto attenta all’aspetto fisico, sui social chiedeva alle ragazze cosa mangiassero. Tony ha raccontato che la sorella nascondeva il cibo e non appena si accorgeva che i suoi familiari la controllavano si arrabbiava e si chiudeva in bagno.
La prima volta che la 17enne è stata ricoverata pesava circa 35 chili, in ospedale riusciva a prendere qualche chilo ma non appena tornava a casa smetteva subito di mangiare e dimagriva ancora. Il fratello ha rivelato che Giulia mangiava solo limone e acqua calda, raramente si concedeva una foglia di lattuga. Ha fatto poi sapere che nell’ultimo periodo non voleva mangiare più niente, rifiutava anche la flebo. Pensa che essere arrivata a pesare 26 chili sicuramente le è costato la vita.
LEGGI ANCHE -> Biella, va a fare il vaccino con un braccio in silicone: denunciato