A partire da oggi, 3 gennaio 2022, l’Italia diventa prevalentemente gialla.
Con la nuova ordinanza del Ministro della Salute, Roberto Speranza, salgono a 11 le Regioni che hanno cambiato colore.
In zona gialla troviamo Lombardia, Piemonte, Lazio, Sicilia Calabria, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, PA Bolzano, PA Trento e Veneto.
La zona gialla scatta al raggiungimento di tre parametri: incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%.
Zona gialla: tutte le regole
Le nuove misure decise dal Governo Draghi saranno valide fino al 31 gennaio 2022.
Tra zona bianca e zona gialla le differenze sono poche.
Le nuove norme prevedono di indossare la mascherina Ffp2 anche all’aperto oltre all’obbligatorietà di averla per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema e teatri.
Questo almeno fino al termine dello stato di emergenza del 31 marzo.
La Calabria, pur essendo gialla, ha adottato alcune misure più restrittive, stabilendo che fino al 9 gennaio 2022 alcuni comuni passeranno in zona arancione.
L’ordinanza ha disposto la proroga dell’efficacia di misure adottate in precedenza, come l’esecuzione di un tampone in porti e aeroporti dell’Isola per chi arriva da Malta, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Usa, Germania, Regno Unito, Sudafrica, Botswana, Hong Kong, Israele, Egitto e Turchia.
Green Pass rafforzato
Fino al 31 marzo, è prevista l’estensione dell’obbligo di Green Pass rafforzato per ristoranti e bar e, dal 10 gennaio, sarà esteso anche ad altre attività.
Inoltre, fino al 31 gennaio 2022, sono vietati gli eventi, le feste e i concerti, chiuse le sale da ballo e discoteche
Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla.
Diverso per le zone arancioni dove ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune.