Depositata al pubblico ministero, Caty Bressanelli, la relazione definitiva dell’autopsia eseguita sul corpo di Laura Ziliani, l’ex vigilessa scomparsa l’8 maggio scorso e ritrovata ad agosto.
In base alle dichiarazioni del professor Andrea Verzeletti, direttore di Medicina Legale dell’Ospedali Civile di Brescia, la donna è morta per soffocamento e poi seppellita.
Laura Ziliani: depositata la relazione dell’autopsia
La dichiarazione depositata e fornita dai medici dichiara che Laura Ziliani ha subito uno stordimento con ansiolitici e poi soffocata in modo non violento.
Quindi si deduce che il mix di farmaci non è causa della morte della donna, nonostante “la quantità di ansiolitici fosse “estesa alla maggior parte degli organi“.
L’ipotesi di soffocamento, vista l’assenza di violenze o fratture, è ritenuta quella più probabile secondo i medici.
Analisi ulteriori hanno confermato la sepoltura del corpo di Laura dopo l’omicidio.
Al momento del ritrovamento, il cadavere della donna è parso in buone condizioni, nonostante i 90 giorni trascorsi non si sa dove.
Laura Ziliani: Temù 8 mesi dopo
Un turista racconta che nella via di Laura Ziliani la gente evita di andarci per la paura di incontrare i giornalisti.
Nicoletta Chirica, grande amica di Laura, ha detto: “Non riesco ancora a credere che sia morta, però se guardo dal balcone vedo che non c’è più nessuno. Si affacciava e mi chiamava: ‘Nico, vieni a prendere un caffè!’. L’ultima cosa che mi ha detto è che aveva voglia di farsi il vaccino, così avremmo potuto tornare a frequentarci in tranquillità“.
“Quando ero triste sapeva sempre farmi ritrovare il buon umore e poi mi aiutava in tutto quello che poteva anche con le bambine. Le nostre figlie sono cresciute insieme. Laura non mi ha mai parlato male delle ragazze, né di nessuno, era molto fiera delle sue figlie“, continua Nicoletta nel suo ricordo.
Le parole del sindaco
Giuseppe Pasina, sindaco di Temù, ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Una sua amica molto stretta mi ha confidato che la Ziliani non era tranquilla: da Pasqua si preoccupava per gli scontri con le figlie Silvia e Paola sulla divisione del patrimonio familiare“.
Il totale del valore immobiliare si stima intorno ai 3 milioni e mezzo di euro.
Quindici proprietà immobiliari e sette terreni agricoli, ereditati da Laura dopo la morte del marito nel dicembre 2012.
L’ex vigilessa era quindi titolare delle abitazioni sparse tra i Comuni di Brescia, Concesio, Temù e Malonno.
Lucia, la terza figlia della Ziliani, al pm durante le indagini ha raccontato, a proposito degli appartamenti: “Le mie sorelle le mantiene la mamma, anche perché Silvia è stata licenziata ben tre volte e da quanto ne so non ricevono gli affitti degli appartamenti perché è tutto bloccato“.