Raffadali 57enne uccide figlio

Raffadali, uccide il figlio dopo una violenta lite: 57enne confessa

La tragica vicenda si è svolta ieri a Raffadali, comune di Agrigento in Sicilia. Un uomo di 57 anni in preda ad un momento d’ira ha ucciso con ferocia il figlio di 24 anni. L’uomo, Gaetano Rampello assistente capo della polizia di Stato in servizio alla Questura di Catania, con la pistola di ordinanza ha sparato almeno quindici colpi contro il figlio, Vincenzo Gabriele.

Dopo la separazione dei suoi genitori il 24enne era rimasto a vivere da solo a Raffadaliil padre si era invece trasferito a Catania. I dissapori tra i due andavano avanti ormai da troppo tempo. Il ragazzo era sempre molto violento con il padre e dopo l’ennesima lite l’uomo in preda alla rabbia e alla disperazione non ha capito più nulla e gli ha sparato. Molti dei litigi scoppiavano per questioni di natura economica, il 57enne dava al figlio ogni mese 600 euro ma lui continuava a chiedere altro denaro.

Ieri mattina non appena si sono visti pretendeva più soldi di quanti gliene aveva chiesti. Durante l’interrogatorio Gaetano Rampello ha detto: “Mi ha telefonato chiedendomi 30 euro quando glieli ho dati ha iniziato a insultarmi e minacciarmi dicendomi che ne voleva 50. Mi ha aggredito e sfilato il portafogli prendendo altri 15 euro. A quel punto ho avuto un corto circuito e gli ho sparato non so quanti colpi“.

La vittima aveva problemi psichiatrici, per circa tre anni era stato ricoverato in una struttura. Per i maltrattamenti e le minacce il 57enne aveva già più volte denunciato il figlio, lui però continuava a picchiarlo e aggredirlo per soldi. Dopo aver ucciso il figlio l’uomo si era subito dato alla fuga, ha poi allarmato le forze dell’ordine e si è fatto arrestare.

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