I fatti risalgono al 29 dicembre 2020 a Frassilongo, in Trentino, a violentare ed uccidere Agitu Gudeta fu un suo collaboratore, il 34enne Suleiman Adams. La vittima lo aveva assunto nel suo allevamento di capre come dipendente, l’uomo confessò l’omicidio poche ore dopo. Si è concluso il procedimento con rito abbreviato, la sua condanna è di vent’anni.
All’uomo è stata data una condanna maggiore di quella chiesta dall’accusa, per il reato di omicidio ai danni di Agitu Gudeta il pm aveva chiesto una condanna di 19 anni e 4 mesi, 15 per l’omicidio volontario e 4 anni e 4 mesi per il reato di violenza sessuale. Il 34enne la uccise all’interno della sua abitazione con diverse martellate. Oltre agli anni da trascorrere in carcere l’uomo dovrà risarcire i fratelli e la sorella della vittima con una somma di 50mila euro a testa.
Si sono detti alquanto soddisfatti i legali della famiglia dell’imprenditrice uccisa nel Trentino. Uno di loro ha detto: “Sono state riconosciute tutte le nostre richieste, in particolare è stata rilevata la gravità della violenza sessuale”. I legali del 34enne hanno invece parlato di un movente di natura economica. L’uomo da due mesi non percepiva lo stipendio, i soldi gli servivano per prendersi cura dei suoi quattro figli e della sua famiglia. I suoi avvocati pensano che a spingerlo ad uccidere la donna siano stati proprio i mancati pagamenti.
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