Registrati in Cina i primi decessi da Coronavirus dal gennaio 2021, mentre sta affrontando una nuova ondata di casi Omicron.
Nella provincia di Jilin, situata nel nord-est del Paese, due persone sono morte: questa zona risulta la più colpita attualmente dall’ondata di contagi, con l’80% dei 2.157 casi accertati.
I due decessi portano a 4.638 il numero delle vittime in Cina.
Pechino ha rivisto il suo bilancio delle vittime ad aprile 2020, aggiungendo nuovi decessi che inizialmente non erano stati conteggiati.
Jilin, questa settimana, ha imposto il divieto a 24 milioni di residenti di lasciare la provincia o di viaggiare tra città, a causa del numero crescente di casi.
Coronavirus in Cina: la situazione è allarmante
In Cina, attualmente, vige la politica della tolleranza zero nei confronti del Coronavirus.
Diversi esperti, comunque, sospettano che alcuni decessi potrebbero risultare non segnalati e che i numeri dei casi potrebbero essere sottovalutati dai funzionari della sanità pubblica.
La Cina, nella giornata di sabato 19 marzo, ha segnalato 3.844 nuovi casi trasmessi localmente, la maggior parte dei quali a Jilin.
Una settimana fa, proprio la stessa provincia, segnalava circa 100 casi al giorno.
Segnalati più di 25.000 casi nelle ultime settimane, molti dei quali erano della sottovariante BA.2 altamente trasmissibile di Omicron.
Nonostante varie parti del mondo stiano allentando le misure, la Cina continua l’imposizione di blocchi e misure molto rigorose.
Tutto questo anche per la popolazione anziana, con un tasso di vaccinazione relativamente basso e perché l’assistenza medica nelle aree rurali è spesso di base.
Secondo le ultime linee guida, però, le persone che risultano positive ma hanno solo sintomi lievi non dovranno più essere ricoverate in ospedale.
Test rapidi
La Cina ha deciso di introdurre una serie di test antigenici rapidi per la prima volta dallo scoppio della pandemia del Coronavirus.
Lo riporta la Commissione Sanitaria Nazionale.
Queste precauzioni per contrastare la variante di Omicron in rapida diffusione a dispetto della politica della ‘tolleranza zero’.
Ampiamente usati nel resto del mondo, in Cina, invece, i test rapidi sono a diffusione limitata.