E’ arrivato il decreto firmato dal Ministro della Salute, Roberto Speranza, e dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi.
Le mascherine rimarranno obbligatorie per altri 45 giorni per i mezzi di trasporto, per entrare in cinema, teatri, palazzetti dello sport, ospedali e Rsa.
Obbligatorie anche a scuola, fino alla fine dell’anno scolastico, per gli studenti di tutti gli ordini e gradi dai sei anni in su.
Mascherine e Green Pass: firmato il decreto
La mascherina non servirà più sia all’aperto che al chiuso in bar e ristoranti.
Per esercenti, camerieri e baristi sono previste attualmente le mascherine in base al protocollo di sicurezza che verrà rinnovato o modificato il 4 maggio.
La Fipe, l’associazione che riunisce molti ristoratori, fa sapere che chiederà di far lavorare da subito a volto scoperto.
Nei luoghi di lavoro privati si prevede l’obbligo di mascherina.
Imprese e sindacati si rivedranno la prossima settimana per verificare se prorogare o modificare le attuali regole. Le singole aziende potranno trasformare a loro volta la raccomandazione in obbligo. Per gli uffici pubblici è già pronta una circolare del Ministro Renato Brunetta nella quale saranno indicati i criteri di prevenzione e protezione sanitaria cui attenersi. Nei luoghi dello svago al chiuso non sarà più richiesto alcun Green Pass, né quello “super” né quello basico, così come nemmeno per spettacoli ed eventi all’aperto.
Niente Green Pass nemmeno per concorsi pubblici, per frequentare palestre e piscine al chiuso, partecipare a feste e cerimonie, convegni e congressi, entrare in discoteche e sale da gioco.
Vaccinazioni
Fino al 15 giugno il vaccino anti-Covid sarà obbligatorio per docenti di scuola e università, personale scolastico, personale del comparto della difesa, sicurezza e soccorso pubblico, polizia locale e per tutti i cittadini dai 50 anni in su.
Il vaccino continuerà a essere obbligatorio fino al 31 dicembre soltanto per medici, infermieri, personale sanitario e delle Rsa.
Solo per loro la vaccinazione sarà ancora a lungo un requisito per lavorare in Italia.