Alla fine il governo guidato da Mario Draghi ha deciso: dal 15 ottobre è prevista l’estensione del green pass anche per i lavoratori, sia dipendenti pubblici sia privati. La notizia era già stata anticipata nei giorni scorsi e nelle ultime ore è arrivata anche l’ufficialità.
Estensione green pass per i lavoratori: gli ultimi aggiornamenti
Dopo un confronto con i vari leader sindacali, il presidente del Consiglio ha deciso di dare una svolta al Paese. L’Italia, infatti, sarà la prima nazione nella quale ogni lavoratore dovrà avere la certificazione verde. Il suo intento è quello di dare un’ulteriore spinta alla campagna vaccinale, raggiungendo così un numero di vaccinati sempre più elevato. Arrivare ad una sorta di “immunità sociale“, come riporta Il Corriere della Sera, che permetta di affrontare serenamente la stagione autunnale. Si tratta, dunque, dell’unico modo per evitare ulteriori chiusure e mantenere sotto controllo la pandemia. Nelle prossime settimane, il governo continuerà a monitorare la situazione e qualora il green pass non dovesse funzionare, si potrà pensare al vaccino obbligatorio per tutti.
Come funzionerà il green pass nelle aziende
“Dobbiamo tornare alla normalità, con la ripresa delle attività in presenza. Abbiamo deciso di estendere il green pass perché è uno strumento che funziona, accettato dalle persone e monitorato“: queste le parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi. Nel nuovo decreto, che verrà pubblicato nelle prossime ore, ci saranno alcune regole ben precise da rispettare. I lavoratori che non avranno il green pass non saranno licenziati, ma verranno sanzionati. Le multe potranno variare dai 400 ai 1000 euro e, in caso di contraffazione, la cifra potrebbe aumentare ulteriormente. Come per le scuole e le università, all’interno dell’azienda ci sarà una persona responsabile che dovrà controllare la validità del green pass. Chi non avrà con sé la certificazione verde, verrà considerato assente ingiustificato.
La discussione sui tamponi
Infine, l’ultimo aspetto che continua a far discutere riguarda il costo dei tamponi. Anche questi, infatti, possono essere utilizzati per ottenere il green pass. Ma, il governo, ha lasciato intuire che non saranno a carico dello Stato, ma dei singoli cittadini che sceglieranno di non vaccinarsi. La gratuità potrebbe essere previste per i soggetti “fragili”, ma c’è chi lamenta che i cittadini non dovrebbero pagare per poter andare a lavorare.