I fatti risalgono allo scorso 29 ottobre 2021 quando un’ex insegnante 72enne, Natalia Chinni, è stata trovata morta nella sua abitazione a Santa Maria Villiana di Gaggio Montano, in provincia di Bologna. A trovarla è stato il figlio, si era recato da lei perché non riusciva a contattarla ed era preoccupato. La vittima aveva diverse ferite da arma da fuoco, è stata uccisa con un fucile calibro 12.
Il principale sospettato per l’omicidio della donna sin dall’inizio è sempre stato un vicino di casa dell’anziana, un uomo di 72 anni, i due erano cugini di primo grado. In più occasioni si erano scontrati per questioni di ‘vicinato’. L’uomo è un ex cacciatore, in casa sua sono state trovate armi detenute illegalmente. Dopo l’omicidio alle forze dell’ordine aveva fornito un alibi che si è rivelato falso. Aveva detto di essere andato in un bar a Silla insieme alla moglie, sia le telecamere che i proprietari del locale lo hanno però smentito. Inoltre, le celle dei loro telefoni hanno rivelato che entrambi erano nei pressi del luogo dell’omicidio quando Natalia Chinni è stata uccisa.
Il vicino di casa della vittima, sospettato di averla uccisa, è finito agli arresti domiciliari. È stata accusato dell’omicidio dell’ex insegnante, con l’aggravante dei futili motivi, ed è stato anche accusato di detenzione illegale di armi e munizioni.
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