Molestie a Capodanno in piazza Duomo: fermati due ragazzi
Individuati i presunti colpevoli delle violenze sessuali di gruppo e delle rapine avvenute la notte di Capodanno a Piazza Duomo, a Milano. Sono due ragazzi di 18 e 21 anni, entrambi figli di immigrati, fermati perché era stato individuato un “consistente pericolo di fuga”. Ad incastrarli, il materiale raccolto in seguito alle perquisizioni, i messaggi su chat e social e i racconti dei testimoni ascoltati in procura. Uno è indagato per l’aggressione ai danni di una 19enne e di una sua amica, l’altro per le molestie nei confronti di quattro ragazze, tutte intorno ai 19-20 anni.
Secondo la nota depositata in questura, i due ragazzi sono stati fermati a causa del ritrovamento “di materiale informatico e capi di abbigliamento corrispondenti a quelli indossati la sera del 31 dicembre 2021”. I due giovani sono attualmente trattenuti nel carcere di Milano e di Torino in attesa della convalida dell’arresto da parte di due distinti gip. Stando sempre alla dichiarazioni rilasciate dalla procura, le vittime sarebbero state avvicinate da un paio di giovani. Successivamente sarebbero state aggredite – a turno – dagli altri membri del gruppo, arrivati alle loro spalle per creare una sorta di muro umano, dietro al quale consumare la violenza, che si è manifestata in palpeggiamenti nelle parti intime. In un solo caso è stata consumata una violenza quasi completa, ma in tutti gli episodi è stata riscontrata una “violenza inaudita del branco”.
Secondo il fermo firmato dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo i due ragazzi fermati potrebbe compiere nuovamente delle molestie. I due ragazzi, però, continuano a professarsi innocenti. Il più giovane, in particolare, ha cercato di ricostruire l’accaduto: “Ho visto che hanno accerchiato queste ragazze, ma io non ho partecipato. Ho visto tante persone accalcate, non ho visto la ragazza sollevata in aria, ho visto una ragazza vestita di rosso a terra che sputava in faccia a qualcuno, poi quando è arrivata la polizia si sono sparpagliati. Avevo paura, c’era la polizia e tanto casino”. Nel corso dell’interrogatorio, inoltre, ha sottolineato più volte di non aver preso parte in alcun modo all’aggressione.
Fonte: Today