BELGIO – Salah Abdeslam era il ricercato n.1 per gli attentati a Parigi lo scorso 13 novembre che hanno causato più di 100 vittime. Fuggito dalla Francia nonostante il dispiegamento massiccio di forze dell’ordine, si era rifugiato in Belgio. Anche qui però è riuscito a scappare sotto il naso della polizia. La sua probabile collocazione era nota agli inquirenti che però non hanno potuto intervenire. Il motivo? La legge belga vieta le perquisizioni nelle ore notturne. La notizia è arrivata solo in questi giorni, in concomitanza con l’arresto in Austria di due persone connesse agli attentati a Parigi.
La rivelazione, un vero shock per il Belgio e per l’Europa stessa, è stata fatta personalmente dal ministro della Giustizia belga, Koen Geens, nel programma Faroek della tv fiamminga Vtm. Salah era stato individuato nella notte tra il 15 e il 16 novembre a Molenbeek, al numero 47 di rue Delaunoy. Per fuggire, avrebbe sfruttato il trasloco in corso nella via, nascondendosi dentro un mobile o un veicolo. Essendo però già passate le 23, ora in cui scatta il divieto, non è stato possibile effettuare le dovute perquisizioni, verificare la presenza del terrorista nello stabile e, quindi, di fermalo.
In Belgio, le forze dell’ordine hanno visto la legge che rappresentano agire contro di loro. Impedendo le perquisizioni tra le 23 e 5, la legge avrebbe fornito a Salah un momento perfetto per fuggire nuovamente. Le forze speciali hanno dovuto attende il mattino per poter agire, ma a quel punto il ricercato era già lontano. Un vero flop questo che mette in secondo piano l’arresto in Austria di altri due individui collegati agli attentati in Francia. I due, di nazionalità francese erano arrivati in Austria ad ottobre, provenivano dalla Siria e con loro c’erano i responsabili degli attacchi a Parigi.