Era da più di un decennio che Riccardo Muti non entrava alla Scala di Milano, in cui nell’arco di vent’anni ha diretto circa ottanta opere, se non si contano le 370 serate in tutto il mondo sempre accompagnato dalla Filarmonica. Il sodalizio era terminato in modo burrascoso nel 2005, finchè qualche tempo fa, il Maestro era stato visto più volte nei pressi della Scala, dando agli affezionati qualche speranza di rivederlo salire sul palco. E infatti il 5 giugno Muti ha fatto finalmente ritorno in quello che lui stesso ha definito “il teatro” per antonomasia.
L’occasione è stata delle più solenni, e non sono mancati a rendere il dovuto omaggio Mario Monti il regista Pierluigi Pizzi, Antonella Camerana, Diana Bracco e l’ex direttore Carlo Fontana. Ma tutti, dalla prima fila della platea al sedile più remoto del loggione, si sono alzati in piedi per una lunga standing ovation non appena il Maestro ha fatto il suo ingresso. E’ stato presentato ed accolto dal sovrintendente Alexander Pereira, ed il suo arrivo è stato accompagnato dalle note di Verdi e Mozart eseguite dal Quartetto d’archi, con cui si è poi complimentato (“Vi ho preso che eravate ragazzini, se siete così bravi vorrà dire che non ero proprio fuori di testa”).
L’accoglienza calorosa ha commosso il grande direttore, che per un’ora e mezza, seduto sul palco a lui così noto, ha parlato con il critico Lorenzo Arruga, ricordando il suo lavoro ventennale alla Scala: “Questo non è un teatro, ma il teatro, così come lo ha fatto Toscanini. Spero che in futuro la Scala torni a istruire i cittadini italiani. Il mondo guarda a questo teatro, dirigerlo è una grande responsabilità”.
La Scala ha riaccolto, quindi, il suo Figliol Prodigo, e per farlo non si è limitata ad una serata. Il ritorno di Muti, infatti, ha inaugurato una mostra a lui dedicata (curata proprio da Lorenzo Arruga) che rimarrà aperta fino al 15 ottobre, per festeggiare i prossimi 75 anni del Maestro. L’esposizione celebra l’attività sinfonica di Muti, e i suoi compositori prediletti Mozart, Verdi, Wagner. Sono visibili molti abiti di scena, ma anche video e fotografie che ritraggono Muti con artisti, sovrani, papi, capi di stato. Non mancano gli scatti con la regina Elisabetta, Ingmar Bergman, Woody Allen, Carmelo Bene, Irene Papas, Sofia Loren e addirittura Giovanni Paolo II.