In Inghilterra una mamma ha chiesto alla scuola frequentata dai suoi figli che venisse proibita la lettura della favola La bella addormentata nel bosco. La quarantenne Sara Hall ha avanzato tale richiesta in quanto preoccupata del messaggio che la favola può trasmettere ai bambini più piccoli. Nella storia la principessa Aurora cade in un sonno profondo a causa di un sortilegio, il principe Filippo la risveglia dandole il bacio del vero amore. Secondo la donna il racconto potrebbe far insorgere nelle menti dei bambini l’idea che si possa baciare qualcuno senza il consenso.
La signora Hall ha sostenuto che ” Nella Bella addormentata sono in ballo il comportamento sessuale e il consenso. La favola veicola un messaggio sottile che contribuisce a creare una cultura in cui il consenso non è visto come qualcosa di importante”. Secondo la madre “Nella società contemporanea non è appropriato. Mio figlio ha solo sei anni, assorbe tutto quello che vede e non si può nemmeno usarla per dare vita a una conversazione costruttiva a quell’età. Non credo che togliere completamente dalla circolazione La Bella Addormentata sarebbe giusto. Credo invece che sarebbe una risorsa grandiosa per i bambini più grandi, per poterne parlare e dare delle informazioni sul consenso e su quello che potrebbe provare la Principessa. Ma sono davvero preoccupata per i più piccoli e sarei felice si riflettesse sul fatto che forse non si tratta di materiale appropriato”.
La mamma inglese dopo aver chiamato la scuola dei suoi figli, ha espresso il proprio parere su Twitter aprendo un vero e proprio dibattito. Alcuni hanno preso sul serio la signora, altri l’hanno accusata di avere una mente contorta. I giornali inglesi l’hanno sbeffeggiata. L’amministratore delegato della Seven Stories, Kate Edwards ha sottolineato l’importanza culturale di storie come La bella addormentata nel bosco. L’amministratore ha dichiarato che: ” Il contesto culturale e morale è enormemente cambiato, per cui è importante che ai bambini venga spiegato il contesto culturale, ma questo è possibile farlo senza perdere queste storie”.