Ci sono volute meno di 10 ore per raggiungere il verdetto.
Dopo due settimane di testimonianze a favore di George Floyd, i 12 giurati non hanno avuto dubbi: Derek Chauvin è colpevole.
È stato il suo ginocchio, tenuto premuto senza pietà per 9 minuti e mezzo, a uccidere il 46enne afroamericano.
Il video girato al momento della sentenza:
Sul banco degli imputati non c’erano le forze dell’ordine americane, ma un singolo poliziotto, che con le sue azioni ha ucciso un cittadino che non poneva alcun rischio agli agenti.
La condanna dovrà essere pronunciata dal giudice Peter Cahill nelle prossime settimane, con la possibilità di ottenere 40 anni di prigione.
George Floyd: le reazioni di Minneapolis
La città di Minneapolis, dove si è svolto il processo, è esplosa alla pronuncia del verdetto come era esplosa dopo l’uccisione di Floyd. Questa volta non di rabbia, ma di gioia.
Da giorni la tensione era altissima nella metropoli.
Da giorni attivisti del movimento Black Lives Matter, studenti e americani attendevano l’esito del dibattimento.
La morte di “Big George”, come era chiamato il padre di cinque ragazzi, ha risvegliato la rabbia della comunità afroamericana per tutti gli altri che come lui sono morti per mano di un agente di polizia.
“Prego per un verdetto giusto”, ha detto il Presiedente Americano Joe Biden, invitando i manifestanti alla calma.
Nel frattempo gli studenti delle scuole superiori del Minnesota hanno scioperato contro la brutalità della polizia e contro la presenza della Guardia nazionale a Minneapolis, blindata da venerdì scorso.
I giovani hanno sfilato in una città deserta, scandendo anche slogan in memoria di Daunte Wright, il ventenne afroamericano, fermato per un’infrazione stradale, ucciso dalla polizia.