Golden Globes 2015: trionfa Boyhood nel ricordo di Charlie

George Clooney premiato ai Golden Globes

 

Una grande festa nel ricordo di chi non è più tra noi: questa è stata, in sintesi, la cerimonia della 72esima edizione dei Golden Globes, un succulento antipasto alla prossima cerimonia degli Academy che ha visto trionfare la “monumentale” pellicola “Boyhood”. Un riconoscimento più che meritato per il regista Richard Linklater e per l’ intero cast tecnico ed artistico, che hanno lavorato per ben 12 anni ad un’ opera che racconta il viaggio nella vita di un bambino e di sua sorella. “Boyhood” ha portato a casa ben tre Golden Globes – Miglior regista, Migliore attrice non protagonista (Patricia Arquette) e l’ ambitissimo titolo di Miglior film drammatico – scalzando dal trono avversari di tutto rispetto, primo tra tutti i biopic “The Imitation Game” e “La Teoria del Tutto”. Grande rivelazione tra i musical e le commedie è stato “Grand Budapest Hotel”, che porta a casa il titolo di Migliore commedia/musical, mentre ha commosso la giuria l’ interpretazione di Stephen Hawking portata sul grande schermo dal giovane Eddie Redmayne nel lungometraggio di James Marsh “La Teoria del Tutto”. Incoronate regine dei Golden Globes le attrici Julianne Moore (protagonista del drammatico “Still Alice”) ed Amy Adams (per la sua interpretazione in “Big Eyes” di Tim Burton), in una cerimonia scandita dalla emozionante commemorazione delle vittime dei vili attentati terroristici registratisi in Francia.

Boyhood, Golden Globes per il suo regista