Chiara, ridotta pena al fidanzato. Il padre: “Dovete vergognarvi”

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Il padre di Chiara Insidioso, la ragazza massacrata di botte dal suo fidanzato perché non accettava la fine della loro relazione, ha deciso di mostrare tutta la sua rabbia su Facebook. Un lungo post in cui si sfoga sia in merito alla riduzione della pena per Maurizio Falcioni, da 20 a 16 anni, sia per la situazione in cui la figlia è costretta a vivere.

Il papà di Chiara, nella giornata di ieri, si è ritrovato a quattr’occhi con l’uomo che ha rovinato la vita di sua figlia. I fatti risalgono a quando la ragazza era appena ventenne e, nelle parole scritte su Facebook, si può percepire tutto il dolore e la delusione di un genitore che ha smarrito la fiducia nelle leggi e nello Stato italiano.

Ecco le parole del suo lungo post su Facebook: “Cara Chiara,oggi sono stato affianco a colui che ti ha ridotto così per sempre…lo sai oggi sei stata oltraggiata da lui…dal suo avvocato e dai giudici che non hanno coraggio…Chiara …L’ITALIA è un paese dove non c’è dignità e oggi in quell’aula si parlava solo del modo in cui riabilitare al mondo quel verme di Falcioni…nessuno ha mai pensato a come sei e sarai per sempre ridotta e abbandonata…lui ha ricevuto un bellissimo sconto che lo aiuterà a tornare presto a fare la sua vita…Oggi mi piacerebbe avere la possibilità di sapere che potrei portarti via da questa Italia…bruciare la mia carta d’identità sarebbe un sogno..io non mi sento rappresentato più da nessuno in questo paese…si fanno ricorrenze…si fanno salotti e si parla di violenza sulle donne..ma al dunque chi fa’ del male a una donna ne esce sempre meglio di chi è vittima… Chiare’ oggi non ci vediamo so’ stato male e non mi sento bene…ma vedrai che domani mi rialzo e ci rivediamo…tu sei la mia guida e ti ringrazio perché senza di te non posso sta’…”.

La pena di Maurizio Falcioni, l’uomo che ha aggredito Chiara Insidioso, è stata ridotta di quattro anni in primo grado d’appello. Il giudice, ieri, ha respinto la richiesta del pm a 20 anni di reclusione. I genitori della ragazza, all’annuncio dello sconto della pena, hanno urlato “Vergogna”. Il padre Maurizio, in prima linea per difendere i diritti della figlia, ha poi accusato un malore ed è stato trasportato in ospedale e ha affermato: “Una decisione contraria a tutte le nostre aspettative, non ci sono parole”.