ARGENTINA – Lo scorso 30 ottobre, l’insegnante di musica Marcelo Fabian Pecollo, 42enne di Moron (Argentina), è stata picchiato a morte da un gruppo di genitori all’interno della cattedrale dove suonava. “Quello è un pedofilo – hanno gridato – uccidiamo”. L’uomo era stato condannato a 30 anni di carcere per abusi e molestie su 5 bambini, ma era stato scarcerato dopo appena 4 anni. A dare l’allarme e a contattare i soccorsi è stato il sacerdote Jorge Oesterheld.
Pecollo era stato arrestato nel 2007 dopo che una donna l’aveva denunciato per abusi sessuali sul figlio di 4 anni. Nel processo istituito nel 2010, l’uomo venne ritenuto colpevole di altri reati su minori, che coinvolgevano in tutto 5 bambini. Il tribunale lo condannò a 30 anni ma il pedofilo nel 2014 venne scarcerato per buona condotta. Le voci sul suo passato sono però giunte alle famiglie della zona, che hanno deciso di fare irruzione nella cattedrale dove suonava. Vedendo la folla di genitori e capendone le intenzioni, Pecollo ha cercato di fuggire ma è stato raggiunto e picchiato a morte. Secondo i testimoni, uno dei genitori avrebbe usato la tromba del 42enne per colpirlo. Arrivato all’ospedale già in coma, l’uomo è morto lo scorso venerdì.
“Quando sono arrivato, quelle persone stavano lasciando la chiesa – ha raccontato il sacerdote della cattedrale – Lui era ridotto molto male”. Secondo i testimoni, i responsabili dell’aggressione era un gruppo di genitori i cui figli frequentavano la scuola dove il pedofilo aveva agito. Sarebbe stato questa infatti la motivazione del loro comportamento: volevano farsi giustizia da soli. “Hanno parlato di giustizia – ha commentato il sacerdote – ma si è trattato solo di vendetta”.