Ormai gli smartphone fanno parte della nostra quotidianità: siamo sempre connessi, non ne possiamo fare a meno e ci tengono costantemente aggiornati, tramite i social network e il web, su tutto ciò che accade intorno a noi. Eppure, in alcune occasioni, dovremmo ricordarci che tenere i nostri dispositivi mobili sempre accesi, funzionanti e “squillanti”, rappresenta una forma di cattiva educazione e di mancanza di rispetto.
È il caso, ad esempio, del teatro, dove bisognerebbe tenere i telefonini spenti, o al massimo privi di suoneria per non disturbare gli altri spettatori e, soprattutto, per non distrarre gli attori in scena. Purtroppo, a Catania in molti si sono dimenticati di seguire questa semplice regola, facendo letteralmente infuriare Raoul Bova che, al culmine della sopportazione, si è reso protagonista di un plateale gesto che, sinceramente, è pienamente comprensibile.
Al Metropolitan di Catania è andato in scena lo spettacolo “Due” con Chiara Francini e Raoul Bova, per la regia di Luca Miniero. Durante la prima parte della rappresentazione, in sala si sono uditi chiaramente gli squilli e le suonerie di diversi smartphone appartenenti al pubblico, e questa circostanza ha iniziato a infastidire non poco gli artisti. Per questo motivo, nel corso della prima pausa, un addetto alla produzione è salito sul palco per chiedere gentilmente di spegnere o, al massimo, di silenziare le suonerie dei telefonini, giacché gli attori rischiavano di distrarsi e di dimenticare le battute. Problema risolto? Macché! Quando i protagonisti dello spettacolo sono tornati in scena, puntualmente le loro voci sono state di nuovo accompagnate dai rumori delle notifiche di WhatsApp, di Facebook e quant’altro, innervosendo ulteriormente gli interpreti, soprattutto Raoul Bova.
Quando Chiara Francini è rimasta da sola sul palco per recitare un monologo, l’ex nuotatore, visibilmente irritato, ne ha approfittato per allontanarsi dalla scena e, dopo la chiusura del sipario, è intervenuta nuovamente la produzione che, nel lanciare un nuovo monito al pubblico ha detto infastidita: “Chi non è capace di spegnere il cellulare, resti a casa”. Sono trascorsi alcuni minuti di silenzio e di imbarazzo, poiché si è intuito che dietro le quinte stesse accadendo qualcosa di clamoroso. Infatti, una volta terminato lo spettacolo, Chiara Francini, come da prassi è tornata in scena per raccogliere gli applausi del pubblico, prima di lasciare il posto a Raoul Bova, affinché anche il collega potesse essere salutato dagli spettatori. L’attore romano, però, ha preferito disertare la chiosa finale perché, fortemente adirato per il comportamento tenuto dai presenti che non hanno spento gli smartphone, non ha ritenuto necessario salutare e ricevere il plauso di un pubblico che, probabilmente, ha considerato poco meritevole di assistere ad una rappresentazione teatrale.
Patrizia Gallina