A Mattino Cinque, la trasmissione condotta da Federica Panicucci, è stata mostrata una nuova fotografia. La bambina somiglia molto a Denise Pipitone, la bimba scomparsa nel 2004 da Mazara del Vallo, nel Trapanese.
L’immagine mostrata è stata pubblicata in un tweet dell’avvocato di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta.
La foto sarebbe stata scattata in un campo nomadi in Slovacchia e la somiglianza con Denise Pipitone è davvero impressionante. Della foto purtroppo si conosce poco e al momento non si sa quando è stata scattata e se il periodo potrebbe coincidere con quello della scomparsa di Denise.
Denise Pipitone: Piera Maggio interviene in trasmissione
Intanto Piera Maggio interviene in trasmissione con un messaggio: “Ringrazio la guardia giurata, non voglio che abbia assolutamente rimorsi di coscienza”.
La frase è rivolta a Felice Grieco, la guardia giurata che nel 2004 fece il video alla bambina a poche settimane dalla scomparsa.
Nella puntata dell’11 aprile scorso a Domenica Live, l’uomo intervistato da Barbara D’Urso aveva raccontato che Piera Maggio era stata dura con lui. Gli disse che avrebbe dovuto fare di più perché era lì a pochi metri da Denise.
Nel frattempo sono stati lanciati appelli in tutto il mondo e in tutte le lingue per ritrovare Denise. Dopo la vicenda legata a Olesya Rostova e al risultato negativo della segnalazione, è partita la gara di solidarietà sui social per riportare a casa Denise sana e salva.
Misteriose telefonate nel periodo della scomparsa di Denise
La pista più seguita dal legale di Piera Maggio è ancora quella familiare. L’ipotesi è che la sorellastra, Jessica Pulizzi, abbia fatto sparire la piccola affidandola a qualcuno di sua conoscenza.
A suffragare questa tesi, una telefonata ricevuta da Piero Pulizzi il 14 gennaio 2005, dopo un messaggio di notifica di un precedente tentativo di contatto, intorno alle ore 20. Dall’altra parte una donna straniera in compagnia di una bambina che piangeva disperatamente.
Gli accertamenti hanno consentito di risalire all’intestatario: un rumeno residente a Mazara del Vallo che non ha mai saputo giustificare la chiamata inoltrata dal suo cellulare e che conservava in rubrica il numero del padre della bambina.