D’ora in poi sarà possibile curare gli animali domestici anche con farmaci “ad uso umano“. Lo prevede il decreto firmato il 14 aprile dal Ministro della Salute Roberto Speranza.
A beneficiarne saranno circa il 40% delle famiglie italiane che potranno risparmiare fino al 90% per alcune patologie animali.
“Si tratta di un provvedimento di equità atteso da anni da milioni di cittadini. Una scelta che consentirà di garantire con più facilità le cure e un risparmio importante per tante famiglie italiane e per le strutture che si occupano di cani e gatti”, commenta Speranza.
Il Ministro ha parlato del progetto One Health, importante quando si parla di resistenza agli antibiotici.
“Prendersi cura sempre meglio della salute degli animali da compagnia, non è solo un gesto d’affetto e di riconoscenza. Significa garantire una importante funzione relazionale e sociale che gli animali svolgono verso gli umani. Inoltre in questo modo si riesce a tutelare la salute seguendo l’ottica One Health, un approccio che tiene insieme il nostro benessere, quello degli animali e quello dell’ambiente”, conclude Speranza.
Animali: festeggiano le Associazioni
Esulta l’associazione Lav: “Un atto tanto atteso e particolarmente importante in questo periodo – scrive in una nota – nel quale anche a causa degli effetti della pandemia il potere di acquisto di molti italiani si è ridotto”.
“Una conquista per milioni di animali e delle loro famiglie che potranno finalmente risparmiare sui costi del farmaco veterinario“, commenta Ilaria Innocenti, responsabile Lav.
Anche l’Enpa festeggia: “Con il decreto si fa un passo avanti nel diritto della salute degli animali” – commenta la Presidente Nazionale Carla Rocchi.
“La richiesta del via libera è un’istanza che Enpa porta avanti da anni e che quindi accogliamo con grande soddisfazione”, conclude.
Soddisfatta Legambiente: “Un passo concreto per venire incontro alle difficoltà di milioni di famiglie che oggi sono messe a dura prova dalla crisi economica conseguente alla pandemia“.
Il risparmio per i canili comunali
Il risparmio c’è per tutte le patologie.
Gli effetti positivi del provvedimento “permetteranno un risparmio alla collettività prevenendo l’abbandono, facendo risparmiare i comuni sulle cure veterinarie e favorendo le adozioni“, commenta Lav.
Un canile comunale che oggi spende 15mila euro all’anno per i farmaci per i propri quattrozampe potrà risparmiare fino a 11mila euro per l’acquisto di medicine.