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Coprifuoco, trovata l’intesa nella maggioranza: cosa potrebbe cambiare a metà maggio

Il coprifuoco non cambia, almeno per il momento. L’ordine del giorno presentato ieri al Consiglio dei ministri da Giorgia Meloni e dal suo partito, Fratelli d’Italia, non è stato approvato dalla maggioranza. Slitta, dunque, la decisione sull’orario limite di spostamento deciso dal governo dopo le riaperture dello scorso 26 aprile.

Coprifuoco, il commento di Giorgia Meloni sui social

Numerosi i politici, da Matteo Renzi a Matteo Salvini, che avevano contestato nei giorni scorsi la decisione annunciata dal premier Mario Draghi e inserita nell’ultimo Dpcm. Il coprifuoco delle 22, avevano detto, limita la libertà dei cittadini e, per questo motivo, avevano chiesto all’unanime una riconsiderazione di questo aspetto. Alla fine, però, la maggioranza si è dimostrata compatta e ha bocciato quanto presentato dal partito di Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha commentato così l’ultima decisione del governo: “Sono francamente basita. Chiediamo da settimane l’abolizione dell’inutile, dannoso e illegittimo coprifuoco alle 22. Secondo il governo italiano fino al 31 luglio gli italiani dovrebbero stare rinchiusi dentro casa dopo le 22, che significa limitare le libertà dei cittadini, ma anche massacrare le attività e devastare il turismo“.

Un possibile cambiamento già a metà maggio

La vera preoccupazione, dunque, resta proprio quella legata alle attività commerciali e al turismo in vista dei mesi estivi. L’orario limite imposto dal governo potrebbe avere delle pesanti conseguenze in termini economici, con molti turisti provenienti dall’estero che hanno già scelto di non trascorrere le loro vacanze in Italia. Una situazione che, a detta di molti, potrebbe portare alla morte del settore.
Per questo motivo, la scelta presa ieri continua a far discutere, soprattutto dopo quanto detto da alcuni esponenti della maggioranza del governo Draghi. L’unica intesa che è stata trovata, in realtà, era già quella preannunciata prima delle riaperture. La decisione sul coprifuoco, infatti, resta rinviata a metà maggio, quando verranno valutati nuovamente i dati sull’andamento della pandemia in Italia. Fondamentale sarà anche l’incremento della campagna vaccinale, che darà la possibilità di rivedere le misure attuate ad oggi.

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