Tragedia a Piossasco, in provincia di Torino, dove un architetto di 49 anni è stato ucciso dopo aver sorpreso i ladri in casa. La vittima, Roberto Mottura, è stato colpito dai banditi che sono riusciti a fuggire, lasciando a terra il corpo dell’uomo.
Piossasco, uomo ucciso dai ladri in casa
L’omicidio è avvenuto la scorsa notte in un’abitazione di via del Campetto dove l’architetto viveva insieme alla moglie e al figlio di 13 anni. La famiglia aveva scelto di trasferirsi in quel complesso solo otto anni fa, come spiegato anche dal padre della vittima. “Non ha senso, non ha proprio senso” ha raccontato l’uomo a Il Corriere della Sera. “Avrebbe compiuto 50 anni fra pochi giorni, il 16 giugno. Viveva per la famiglia e per il suo lavoro“, ha poi proseguito. Una vita tranquilla, dunque, quella di Mottura che, a quanto pare, non aveva nemici. Il suo corpo è stato ritrovato dalla moglie che, dopo aver sentito i rumori, era scesa nel piano inferiore per capire cosa fosse successo. Inizialmente si pensava a un malore ma, successivamente, è stato trovato il bossolo di pistola proprio all’altezza dell’inguine.
La prima ricostruzione della rapina
La dinamica della rapina è ancora al vaglio degli inquirenti ma, da una prima ricostruzione, il tutto si sarebbe consumato intorno alle 4 di notte. Un gruppo di ladri avrebbe forzato una persiana posta al primo piano, sfondando il vetro della finestra. Scattato l’allarme, l’architetto 49enne che si trovava al piano superiore insieme alla moglie, è sceso per controllare eventuali anomalie. A quel punto si è ritrovato di fronte ai ladri e, dopo una colluttazione, è stato ferito da un colpo di pistola rivelatosi fatale. I soccorsi, chiamati proprio dalla moglie, non hanno potuto fare nulla per salvarlo, constatando il suo decesso. I banditi, invece, sono riusciti a fuggire e i carabinieri sono ora sulle loro tracce. “Qui da rubare non c’è nulla, sono balordi“, ha dichiarato il padre della vittima.
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