Ardea fratellini uccisi a colpi di pistola

Ardea, uccisi due fratellini: “Sono morti tenendo la mano del padre”

Strage nella giornata di ieri 13 giugno 2021 ad Ardea, comune della città di Roma. Due fratellini di 5 e 10 anni hanno tragicamente perso la vita. Anche un uomo di 74 anni è morto per aver provato a salvarli dalla furia immotivata del killer, un ragazzo di 34 anni. Le vittime sono i fratelli Daniel e David Frusinato e l’anziano Salvatore Ranieri. A sparare a tutti e tre è stato Andrea Pignani.

Il 34enne a maggio del 2020 era stato sottoposto a Tso per aver aggredito la madre con un coltello. Sembra però che attualmente non fosse in cura per problemi mentali. Alcuni vicini di casa hanno fatto sapere che era un ragazzo un po’ strano, ma non credevano che potesse diventare violento. Intorno alle 11 di ieri mattina ad Ardea Pignani è uscito di casa con la pistola del defunto padre. Quest’ultimo è morto lo scorso novembre ma la sua pistola di servizio non era mai stata reclamata.

Fratellini uccisi ad Ardea, anziano cerca di salvarli ma il killer spara anche a lui, poi si suicida

I fratellini stavano giocando in un parco vicino casa quando sono stati raggiunti dal 34enne, lui senza alcun motivo ha iniziato a sparare contro di loro. Li ha colpiti al cuore e alla gola. In quel momento è arrivato anche l’anziano in sella alla sua bicicletta, ha cercato di fermare Andrea Pignani dicendogli di lasciare stare i bambini ma il killer ha sparato anche contro di lui uccidendolo. In seguito alle varie segnalazioni relative alla sparatoria immediato è stato l’intervento dei carabinieri sul luogo della tragica vicenda.

Sentendo il suono delle sirene il 34enne si è chiuso nella villetta in cui viveva con la madre. Gli agenti per ore hanno provato a convincerlo ad uscire fuori di casa disarmato, dall’abitazione però non è mai uscito vivo. Il killer si è infatti sparato con la stessa arma che aveva usato per uccidere i fratellini e il 74enne. La nonna di Daniel e David ha fatto sapere che entrambisono morti tenendo la mano del padre“, a detta sua respiravano ancora dopo la sparatoria ma i soccorsi sono arrivati dopo mezz’ora, per entrambi non c’è stato più nulla da fare.

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