Arzano boss

Arzano, boss arrestato: è arrivato in Ferrari alla comunione del figlio

La vicenda, risalente a una settimana, si è diffusa soltanto da un paio di giorni.
Pasquale Cristiano, ritenuto un “pezzo grosso” del clan Amato-Pagano, gira per le vie di Arzano alla guida di una Ferrari, preceduto da un altro pregiudicato su una Lamborghini. L’occasione? La Comunione del figlio, Cristiano, alla quale ha partecipato grazie ad una concessione di lasciare temporaneamente gli arresti domiciliari per la cerimonia.
L’accaduto è stato ripreso da video e fotografie prontamente caricati sui social.
Sono altri gli aspetti su cui i carabinieri stanno indagando.
Dai video pare che il pregiudicato abbia attraversato il centro cittadino invece che prendere la via più breve, come prevede la legge.
Così come pare che delle persone abbiano bloccato il traffico nelle stradine laterali.

Arzano: chi è Pasquale Cristiano?

Pasquale Cristiano, ritenuto dagli inquirenti ai vertici del gruppo della 167 di Arzano, si trova ai domiciliari dall’aprile 2020.
L’accusa: duplice omicidio Casone-Ferrante del 28 febbraio 2014, avvenuto all’interno di un centro estetico di Arzano, vicenda per la quale è stato completamente assolto.
Condannato, invece, per una condanna a 8 anni per due episodi di racket, pena ridotta a 5 anni e ora al vaglio dei giudici della Cassazione.

La denuncia dell’episodio

A denunciare la vicenda il senatore Sandro Ruotolo e il presidente del Pd di Napoli, Paolo Mancuso.
Pasquale Cristiano, in occasione della comunione del figlio, avrebbe usufruito di un permesso per partecipare alla celebrazione in chiesa. L’uomo, alla guida di una Ferrari in corteo con una Lamborghini guidata dal presunto capo zona di Frattamaggiore e accompagnato da altre auto di grossa cilindrata, avrebbe scorrazzato rumorosamente per oltre mezz’ora per le strade della cittadina“.
Il Comune si è sciolto per infiltrazioni della camorra per ben 3 volte negli ultimi dieci anni – hanno aggiunto Mancuso e Ruotolo – in questo clima di effervescenza criminale il prossimo mese di ottobre si dovrebbe votare per il rinnovo del consiglio comunale oggi commissariato. C’è il rischio concreto di un pesante condizionamento malavitoso nelle nuove consultazioni. Nell’eventualità sarà il caso di coinvolgere la commissione parlamentare antimafia nell’esame di legalità dei candidati”.

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